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Tennis, l'Australia ritarda espulsione Djokovic

L'udienza sull'appello del numero 1 del mondo contro l'espulsione dal Paese è aggiornata a lunedì

06 Gen 2022 - 17:12
 © Getty Images

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L'Australia ha deciso di ritardare l'espulsione del numero uno del tennis mondiale, Novak Djokovic, che ha presentato ricorso contro la negazione del visto d'ingresso per violazione delle regole australiane contro la diffusione del Covid. La decisione sul tennista serbo, rivela un avvocato dello stato australiano, Christopher Tran, viene rimandata a dopo l'udienza finale sul caso, fissata per lunedì prossimo.

Il campione serbo rimarrà dunque a Melbourne per tutto il weekend, con l'udienza che è prevista a una settimana esatta dal via degli Australian Open il 17 gennaio. 

Djokovic, dopo aver annunciato ieri con enfasi l'ottenimento dell'esenzione al vaccino anti-Covid, era salito sul primo volo per l'Australia col suo staff ed era atterrato nell'aeroporto di Tullamarine alle 13,30 italiane di mercoledì per poi però essere trattenuto perché il suo visto non era in regola. 

Il tennista serbo ha atteso diverse ore in aeroporto ed è stato anche interrogato. Le autorità hanno rilevato che non avrebbe fornito prove adeguate a soddisfare i requisiti per entrare in Australia. In altre parole, Djokovic non ha esibito la documentazione attestante il diritto a un'esenzione medica legittima, dunque è stato invitato a lasciare l'Australia. I suoi avvocati hanno presentato ricorso ed è scesa in campo anche la politica nelle persone del presidente serbo e del ministro dello sport.

NOLE IN UN HOTEL PER 'IRREGOLARI'
 Novak Djokovic resterà ospite almeno fino a lunedì, data dell'udienza che esaminerà il suo ricorso, di una struttura di Melbourne utilizzata dal governo per detenere persone in una situazione irregolare. Fuori dall'edificio, già teatro di un incendio e oggetto di accuse di scarsa igiene e mancata manutenzione, si è raccolta una piccola e alquanto eterogenea folla di sostenitori, dai serbi che sventolano bandiere, a no vax e sostenitori dei diritti dei migranti.

NADAL: "LE REGOLE SONO REGOLE"
"Penso che ognuno sia libero di far quel che ritiene migliore per sé, ma le regole sono regole, e se non vuoi vaccinarti avrai dei problemi: è un fatto. Dopo che tante persone sono morte negli ultimi due anni, credo che il vaccino sia l'unica via per fermare la pandemia. Questo dice chi capisce queste cose, e io non sono nessuno per creare un'opinione diversa. Abbiamo già sofferto troppo, mi fido della scienza. Se mi dicono di vaccinarmi, lo faccio". Così Rafa Nadal rispondendo in conferenza stampa sul caso-Djokovic: "Credo che Djokovic avrebbe potuto giocare in Australia senza problemi se avesse voluto. Ma ha scelto un'altra strada, ha preso la sua decisione e tutti siamo liberi di farlo ma poi ci sono delle conseguenze. Da un certo punto di vista mi dispiace per lui. Ma allo stesso tempo conosceva quelle condizioni da molti mesi fa e ha fatto la sua scelta".

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