Il numero uno della Fitp: "Ha ragione Nadal, ora parlino le racchette"
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"Questa vicenda è servita a Sinner per capire come il mondo sia popolato da cretini invidiosi, ne abbiamo ascoltati anche in Italia esprimere critiche nei suoi confronti. Il fatto di essere stato un grande campione o una grande campionessa non ti rende esente da questi meccanismi, da queste idiozie". Il presidente della Fitp Angelo Binaghi durissimo per gli attacchi ricevuti dal numero uno al mondo per il caso Clostebol. "Quello che è accaduto servirà a Sinner per maturare. Fino alla vicenda Clostebol - ha proseguito Binaghi - aveva preso la sua carriera da professionista come è giusto che fosse per un ragazzo appassionato, ovvero col sorriso sulle labbra, sempre con la voglia di divertirsi e scherzare, disponibile con tutti. Quel che è accaduto serve per fare selezione. Il mondo del tennis professionistico è uno spaccato di quella che è la nostra società: c'è un'altissima percentuale di cretini che danno le opportunità a quelli che, come Jannik, non lo sono.
C'è anche una grande ignoranza - ha sottolineato ancora il n.1 della Federtennis -, quelli che intervengono a sproposito non hanno evidentemente il tempo, e a volte neanche la capacità, di leggere pagine e pagine di regolamenti, sentenze e ricostruzione dei fatti accaduti. Ma in sostanza chi se ne frega di questi". E ancora: "Ha detto bene Nadal, confermandosi il numero 1 a livello umano. Ha chiesto perché si parli ancora del caso Sinner, un bravo ragazzo, innocente che ha accettato addirittura una squalifica ingiusta, il caso è completamente chiuso. Ha ragione Nadal, ora parlino le racchette".