TENNIS

Sinner: "Una lezione, ora penso a Miami". Alcaraz: "Speciali le partite con Jannik"

La sfida ha portato lo spagnolo al numero 2 della classifica e alla finale di Indian Wells con Medvedev

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"Sono stato positivo durante tutta questa serie di vittorie, resto positivo anche adesso, perché ho perso in semifinale di Indian Wells, che è comunque un ottimo risultato. Ora, il prossimo torneo è Miami. Quindi sono già concentrato per quel torneo, dove ci sarà anche Berrettini e sono molto contento. Quello che mi è mancato oggi è stato essere troppo prevedibile in alcuni punti. Sapete, stavo facendo sempre le stesse cose, il che nella mia mente mi ha mandato un po' giù". Lo ha detto Jannik Sinner commentando la sconfitta con Carlos Alcaraz in semifinale al torneo Masters 1000 di Indian Wells. "Sicuramente è dura che tutto finisca così qui - ha aggiunto - perché per me questo è un posto davvero speciale in cui giocare. Ho perso, ma ci saranno altre occasioni per noi".

"Alcaraz? Sei sempre impressionato quando giochi contro di lui, si muove molto, molto velocemente. Soprattutto su questo campo, dove la palla rimbalza molto alta, non è facile giocare contro di lui, perché può giocare con molti effetti. Ma quello che mi è mancato oggi è stato il fatto di essere stato troppo prevedibile: facevo sempre le stesse cose, il che nella mia mente mi deludeva, penso che questa sia la lezione per oggi", ha osservato Sinner.

Lo spagnolo, che in finale troverà Medvedev, ha detto: "Tutte le partite con Jannik sono speciali, contro di lui devo sempre dare il 100%". Carlos Alcaraz riconosce i meriti di Sinner dopo la vittoria in rimonta in semifinale a Indian Wells che ha interrotto a 19 la striscia di vittorie consecutive dell'amico rivale. A 20 anni e 316 giorni, Alcaraz è diventato il giocatore più giovane a vincere 11 partite di fila a Indian Wells, dove proverà a festeggiare il secondo titolo consecutivo. Quella ottenuta contro Sinner è la sua 25ma vittoria contro un Top 5. Il murciano è il sesto giocatore Under 21 a raggiungere questo risultato, da quando è stato introdotto il ranking computerizzato nel 1973, dopo Bjorn Borg, Boris Becker, Mats Wilander, Lleyton Hewitt e Rafael Nadal. In questa semifinale, ha spiegato Alcaraz, "sono stato forte mentalmente ed è molto importante. Devi esserlo se vuoi vincere questo tipo di partite contro un avversario che sta giocando un tennis incredibile. Sono felice di quello che ho fatto dal secondo set in poi, ha funzionato davvero bene". 

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