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Sinner, due mesi per blindare il numero 1 nel ranking ATP

Dopo la vittoria negli Us Open, Jannik atteso dai tornei di Pechino, Shanghai e Parigi-Bercy per poter chiudere il 2024 in vetta alla classifica

09 Set 2024 - 08:48
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Il secondo Slam vinto in stagione mette Jannik Sinner in una posizione ancor più solida in testa al ranking ATP, che attualmente comanda con 11.180 punti (è solo il sesto a superare la soglia degli 11.000 punti da quando esistono i criteri attuali). Ma il 2024 non è ancora finito, tanto che l'altoatesino è atteso da altri quattro tornei che possono servire per incrementare il bottino ma soprattutto per mettere la ciliegina sulla torta che si è costruita da giugno a oggi: chiudere l'anno in vetta alla classifica. Al momento Sinner ha 4.105 punti in più di Alexander Zverev e 4.490 più di Carlos Alcaraz, gli unici due rivali che seriamente possono impensierirlo in questa particolare race

Sinner è atteso, nell'ordine, dal China Open 500 a Pechino, dai Masters 1000 di Shanghai e Parigi-Bercy e dalle ATP Finals, che regalano 1.500 punti (a patto di vincere tutte le partite): rispetto all'anno scorso perderà 2.180 punti per i tornei giocati a Pechino, Shanghai, Vienna, Parigi-Bercy (più le Finals) nel 2023 mentre Zverev ne perderà "solo" 1.010.

Nonostante questo, considerando la forma di Sinner (unico quest'anno ad aver raggiunto tre semifinali e sempre i quarti in tutti i major) e soprattutto l'attuale vantaggio in classifica, il tedesco per superare l'azzurro deve sperare in un suo crollo oltretutto facendo i miracoli da qui a fine anno. Realisticamente Jannik potrebbe festeggiare addirittura già dopo lo Shanghai Masters che si concluderà il 13 ottobre

"Chiudere" in anticipo la stagione personale potrebbe essere un buon viatico per poi approcciarsi alla grande alle finali di Coppa Davis (in programma a metà novembre), ammesso che l'Italia - senza Jannik e Musetti - riesca a qualificarsi, per dare ulteriore lustro alla stagione e alzare un altro trofeo in maglia azzurra come nel 2023 per far ricredere anche chi ha storto il naso all'annuncio della rinuncia alle Olimpiadi.

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