Barça, Patriots e Federer: il 2017 è l'anno delle imprese impossibili

Tre imprese incredibili in soli 70 giorni: quando lo sport regala emozioni indescrivibili

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Se il 2016 è andato in soffitta con l'incredibile vittoria in Premier League del Leicester di Claudio Ranieri e l'impresa dei Cleveland Cavaliers, capaci di vincere l'anello NBA 2016 dopo aver rimontato da 1-3 nella serie finale contro Golden State, il 2017 appena iniziato è l'anno delle grandi imprese: prima Roger Federer che a 35 anni vince gli Australian Open, poi il trionfo in rimonta dei Patriots nel Super Bowl e infine la grande impresa del Barcellona contro il PSG in Champions League. Tutto in soli 70 giorni.

Erano già stati dati per spacciati, scritti i loro commiati che si sono trasformati in epitaffi di gloria. Tre sport diversi, tennis, football americano e calcio, uniti da quell'insana follia che solo il mondo dello sport sa regalare, quando dall'abisso più nero si scrivono nuove pagine di leggenda e il proprio nome, già indelebile, assume un'aurea quasi divina.

28 gennaio, 5 febbraio e 8 marzo, tre date che hanno cambiato la storia dello sport mondiale. Si parte, così, dal trionfo di Roger Federer agli Australian Open. Il più grande giocatore della storia del tennis, rientrato dopo uno infortunio di 6 mesi, ha vinto il suo 18° torneo dello Slam a 35 anni, 5 anni dopo l'ultimo trionfo a Wimbledon 2012 e lo ha fatto battendo in finale il rivale di mille battaglie, quel Rafael Nadal che gli ha sempre dato filo da torcere e che è uno dei pochi che può vantarsi di avere un bilancio positivo nei testa a testa con lo svizzero. Impresa resa ancora più epica perché arrivata dopo 5 set e una battaglia di oltre 5 ore che ha ipnotizzato i tifosi di mezzo mondo.

Dall'Australia, a Houston (Texas) il passaggio non è breve ma l'impresa ugualmente straordinaria. Tom Brady, il miglior quarterback della storia della NFL, ha condotto i suoi Patriots all'incredibile rimonta nel Super Bowl contro Atlanta: andati sotto 3-28, i Pats hanno rimontato i rivali in un quarto e mezzo e hanno trionfato ai supplementari, i primi nella storia della manifestazione più seguita al mondo.

La terza impresa è storia davvero recente. In Catalogna l'8 marzo non sarà più solo ricordato per essere la data della Festa della donna. Il capolavoro di Messi e compagni, capaci di ribaltare lo 0-4 di Parigi e centrare con il 6-1 del Camp Nou i quarti di finale della Champions League per la 10a volta di fila, diviene di diritto la più grande rimonta che la Coppa dei Campioni/Champions League abbia mai visto. Mai nessuno era riuscito a rimontare in 185 precedenti da uno 0-4. Ce l'ha fatta il Barça: "més que un club" ("più di un club"), non a caso, è il motto dei marziani del calcio mondiale.

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