Tamberi in crescita nel salto in alto di Birmingham

2,25 per il campione olimpico nella prima gara europea di Diamond League

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© Getty Images

Nel secondo grande appuntamento del più importante circuito di meeting mondiali di atletica, la Diamond League, si è svolto ieri presso il rinnovato Alexander Stadium di Birmingham il primo evento europeo dell’anno, con la partecipazione di tantissimi campioni tra cui tre azzurri, il campione olimpico del salto in alto Gianmarco Tamberi, la settima della finale a cinque cerchi sui 5000 metri Nadia Battocletti, e la semifinalista dei 1500 metri sempre di Tokyo Gaia Sabbatini.

Per Tamberi, reduce dall’esordio stagionale all’aperto di Doha una settimana prima con un modesto 2.20, una prestazione sicuramente confortante grazie al superamento dell’asticella a 2,25 che gli ha regalato il secondo posto, nella gara vinta dal canadese Django Lovett con 2,28 saltato alla prima prova, mentre terzo si è classificato il polacco Norbert Kobielski, con la stessa misura dell’azzurro ma un maggior numero di errori.

Nei 1500 femminili dominati dalla britannica Keely Hodgkinson, nono posto finale per Sabbatini che, al di là del piazzamento non tra le primissime, ha corso una gara convincente in cui ha tenuto sempre testa al ritmo delle migliori ma, alla fine, ha fatto l’errata scelta di rimanere incollata sulla prima corsia dove, peraltro, in altre occasioni era riuscita ugualmente a superare delle avversarie davanti, ma questa volta è stata chiusa irrimediabilmente dall’irlandese Louise Shanahan, realizzando comunque un buon 2’01″38 che, se fosse riuscita ad accelerare negli ultimi 30 metri, sarebbe stato un crono molto vicino ai 2 minuti.

Sfortunata, infine, la partecipazione nei 5000 metri di Battocletti che, in una competizione corsa su ritmi che potevano essere alla sua portata, si è difesa molto bene per metà gara, sempre nelle primissime posizioni, ma verso i 3000 metri ha cominciato a cedere e ha poi abbandonato, mentre la competizione ha visto la tripletta etiope con la vittoria di Dawit Seyaum con personale di 14’47″55, davanti a Hawi Feysa seconda in 14’48″94, e a Fantu Worku terza con 14’49″64.

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