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Tennis, Panatta: "Tornei prove di sopravvivenza, Sinner eviti tour de force"

07 Ott 2025 - 12:08
 © Getty Images

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"C'è un problema di fragilità nel tennis? Direi proprio di sì. Ma riguarda tutti, non solo Sinner, e non è un problema fisico. Piuttosto, dell'intero sistema. Fateci caso, in una stagione straordinaria come lo sono tutte quelle in cui si vincono due tornei del Grand Slam, e uno dei due è il più antico e celebrato del nostro sport, Wimbledon, Jannik ha perso due occasioni che hanno finito per deludere le proprie ambizioni e obbligarlo a compiere scelte diverse. La prima a Cincinnati, l'altra a Shanghai. Due tornei giocati in condizioni estreme, quasi fossero prove di sopravvivenza. Finiti con due ritiri evitabili, e dolorosi". Così Adriano Panatta in un intervento sul Corriera della Sera torna sui calendari del tennis troppo intasati e tornei giocati in condizioni climatiche spesso estreme, come accaduto a Shanghai, dove non solo Jannik Sinner ma anche altri giocatori hanno avuto seri problemi. "Oggi magari è meno facile, non lo so, ma si può dire no preventivamente. Alcaraz l'ha fatto prima di Shanghai. Sinner ha giocato a Pechino, poi a Shanghai. Ora è atteso dai milioni di Riad, poi Vienna, l'indoor a Parigi, le Finals e la Davis. Tutto in un mese e mezzo. Mi chiedo - ha aggiunto - ma è proprio necessario questo tour de force? C'era proprio bisogno di andare a Pechino? Conosco la replica: i punti, la classifica, il numero uno… E chissenefrega di tutto questo non ce lo mettete?". 

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