"Non vedo l'ora che arrivi la finale. Dopo la partita contro la Francia, ho risposto ai messaggi a poco a poco, poi ho dormito perche' ero stanco": Lamine Yamal, attaccante della Spagna, compira' domani 17 anni e oggi ha rilasciato un`intervista esclusiva a Jijantes Tv, un canale twitch di Barcellona. "Il mio Instagram - continua - e' stato inondato di accessi, ma non credo che questa sia pressione. Le persone sono felici, mi supportano, e io cerco di godermi il momento". Sulla Spagna: "Il nostro segreto e' l'unita', diamo tutto l'uno per l'altro. Anche quelli che non possono giocare come Pedri, infortunato, e Carvajal, che l'altro giorno era squalificato, partecipano alla partita. Festeggiamo i gol tutti insieme. Il compagno che mi ha sorpreso di piu' e' stato Baena (centrocampista del Villarreal, ndr) per il suo tiro. Anche Rodri, ovviamente, e poi Cucurella". Su Rabiot che l`aveva provocato prima della semifinale contro la Francia e che poi Yamal aveva punito con il gol bellissimo, preceduto da finte e controfinte proprio sull`ex centrocampista della Juve: "Ma contro l`Inghilterra non deve pungere nessuno… Non guardo gli avversari, non voglio farmi condizionare. Preferisco pensare di poter fare quello che voglio, sorprenderli alla mia maniera". Sul ruolo e la posizione in campo: "Mi piace partire dalla fascia destra e nel momento giusto andare verso il centro per tirare, come e' successo contro la Francia". Sui premi individuali: "Preferisco vincere l`Europeo o la Champions". Sul futuro immediato: "Continuero' a vivere a La Masia (il "collegio" del Barcellona, ndr). Ora che ho finito le scuole dell`obbligo avro' piu' liberta'". E poi, sull`immagine che lo ritrae piccolissimo con Messi che gli fa il bagnetto per un`iniziativa benefica: "Ho visto la foto per la prima volta perche' me l'ha mostrata mio padre. Volevamo evitare paragoni, per questo noi non l'abbiamo diffusa". Nessun timore di essere accostato a Messi, un mito della storia del Barcellona: "I confronti con il miglior giocatore di sempre non danno fastidio a nessuno. Non ho mai parlato con Leo, spero di poterlo fare". Sul numero di maglia che prendera' quest`anno al Barcellona: "Non mi interessa quale maglia indossare, a me importa giocare. Ne prendero' uno libero, per esempio il 17 lasciato da Marcos Alonso". Sul suo fisico diventato piu' muscoloso: "In un anno sono cresciuto un po` di piu'. Andre's, il preparatore fisico del Barça, mi ha aiutato. Il calcio si gioca con le gambe, ma il fisico e' importante". Su Xavi: "E` stato l`allenatore che per primo ha creduto in me e mi ha fatto esordire nella prima squadra del Barcellona". Sulla pettinatura: "Uso un gel speciale dopo la doccia".