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Pallanuoto, Telimar: "Aggrediti a Catania". Gli etnei: "Falso"

30 Apr 2025 - 20:30

Scambio di accuse fra Telimar e Nuoto Catania, dopo la gara 2 della semifinale playout della A1 di pallanuoto, che ha sancito la salvezza del club palermitano e ha rimandato quella degli etnei, che proveranno a conquistarla nella finale contro una tra Florentia e Olympic Roma. Il botta e risposta, dopo la gara giocata a Catania, è iniziato con le dichiarazioni del presidente del Telimar, Marcello Giliberti: "Nella zona in cui stavamo recuperando i nostri zaini per andare a fare la doccia, siamo stati braccati e aggrediti dai giocatori ed anche da un membro dello staff della Nuoto Catania, tutto documentato con video. Auguro comunque agli avversari di salvarsi...". La replica della Nuoto Catania è affidata al capitano rossazzurro Giorgio Torrisi, secondo cui la versione di Giliberti "è una rappresentazione falsa di quello che è realmente successo. Infatti, il tafferuglio scoppiato a fine partita è scaturito dal fatto che un giocatore del Telimar ha ripetutamente sputato in faccia a un nostro giocatore, comportamento di cui il presidente del Telimar si é scusato con il sottoscritto, aggiungendo che per giunta avrebbe anche dovuto pagarlo. I nostri giocatori non hanno aggredito né braccato nessuno, come la stragrande maggioranza dei giocatori giocatori avversari si sono comportati in modo corretto. Non risulta vero, peraltro, che un membro dello staff della Nuoto Catania abbia preso parte ad alcuna ressa. Si è trattato di un tafferuglio scoppiato per una provocazione volgare e vigliacca commessa da un giocatore del Telimar".

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