"Il messaggio c'è e speriamo arrivi a destinazione. Le Nazioni Unite l'hanno sottoscritta con consenso unanime e lo sport è un contributo formidabile. La Russia non ha accettato la pace neanche nel giorno di Natale, siamo a livelli di umanità bassi, ma la tregua olimpica non è solo tradizione, è un obiettivo che cerchiamo di perseguire durante i Giochi ma anche oltre". Così Andrea Abodi, ministro per lo sport e i giovani, a RTL 102.5 torna sulla speranza della tregua olimpica durante Milano Cortina. Sui Giochi, poi, Abodi sottolinea come tutti, dagli atleti all'organizzazione siano "pronti per offrire uno spettacolo meraviglioso e mettere l'Italia al centro del mondo. Infrastrutture? I lavori sono finiti, siamo al momento ai dettagli che sono altrettanto importanti, per l'inizio saremo strapronti. È stato un viaggio complesso, sono le Olimpiadi con il perimetro più ampio nella storia, abbiamo realizzato nuovi impianti, ricostruito la pista di bob e vedrete cosa questa macchina organizzativa ha realizzato in poco tempo". Infine un pensiero sull'importanza della marcia di avvicinamento ai Giochi, a partire dalla cerimonia al Quirinale per la consegna del tricolore che è stata "emozionante. Così come quella della fiaccola che sta attraversando l'Italia portando in giro il messaggio universale di pace delle Olimpiadi. Gli atleti stanno continuando a prepararsi ma oltre alle medaglie sarà importante il loro comportamento dimostrando di avere talento umano e non solo sportivo", conclude.