"I due comitati olimpici nazionali, quello israeliano e quello palestinese, rispettano la Carta Olimpica ed entrambi sono riconosciuti con pari diritti". E' quanto ha commentato il Comitato Olimpico Internazionale (Cio) al media spagnolo Cadena Ser, dopo che il premier Pedro Sanchez ha chiesto che Israele venga bandito dagli eventi sportivi. Questa è la posizione che il Cio mantiene dal 2024 in attesa della riunione del suo esecutivo in programma questo giovedì a Milano. Le dichiarazioni del premier spagnolo hanno fatto seguito alle proteste pro Palestina che si sono tenute a Madrid domenica e che hanno obbligato a sospendere l'ultima tappa della Vuelta. I manifestanti contestavano in particolare la partecipazione alla competizione della squadra Israel-Premier Tech di proprietà dell'uomo d'affari israelo-canadese Sylvan Adams, che ha svolto un ruolo chiave nella promozione di Israele attraverso lo sport e che è considerato vicino al premier Benjamin Netanyahu. "Il Cio continua a lavorare insieme ai due comitati per cercare di mitigare l'impatto dell'attuale conflitto sui loro atleti e offrire loro sostegno", ha assicurato un portavoce al media iberico.