Logo SportMediaset
In evidenza

Seguici anche su

Internazionali, Nepi Molineris: "Roma ha ambizione da Slam"

09 Mag 2025 - 10:27
 © afp

© afp

"Ci sentiamo uno Slam". Così in un'intervista a 'La Repubblica', Diego Nepi Molineris, amministratore delegato di Sport e Salute, la società ministeriale proprietaria dell'area del Foro Italico, in merito agli Internazionali di tennis in corso a Roma. "Siamo uno Slam per visione, volontà di crescere nei servizi, bellezza dello scenario che ospita questo Masters 1000. Non lo siamo per le infrastrutture: uno Slam è sette volte più grande, richiederebbe tre stadi coperti da diecimila posti, aree corporate e hospitality per migliaia di persone. Serviranno molti anni. Ma quest'ambizione ci permette di aumentare costantemente gli standard qualitativi e quantitativi", prosegue l'ad di S&S.

Intanto il tennis si è preso anche lo stadio dei Marmi 'Pietro Mennea', cuore dell'atletica, non senza polemiche: "Ogni cambiamento viene accolto con diffidenza, è comprensibile. Però - sottolinea Nepi Molineris - penso che Mennea sarebbe il primo a essere contento di vedere tante persone richiamate da un evento sportivo nel luogo che porta il suo nome. Noi non siamo per gli impianti museo: gli stadi vanno vissuti, devono essere dinamici. E la forza del Foro, lo dice la storia, è la sua polivalenza. Agli Europei di nuoto il Centrale ha ospitato il Settebello, il Pietrangeli il sincro, e non penso che il tennis si sia sentito offeso. La temporaneità può essere un valore nei grandi eventi. Anche lo stadio Olimpico può diventare una risorsa, visto che Roma e Lazio immaginano altrove il loro futuro".

E per il prossimo anno, il tennis medita di espandersi ulteriormente prendendosi anche lo stadio del nuoto: "È una possibilità - ammette - A luglio sarà rimossa la Grand Stand Arena, che fino a ieri segnava il confine dell'area degli Internazionali ma faceva da tappo all'espansione. Immaginiamo di portare l'area dell'evento fino al Tevere con un progetto di riqualificazione. Il vero nemico del torneo resta la pioggia: non è pensabile realizzare la copertura del Centrale già nel 2026 ma insieme al presidente della Federtennis Binaghi potremmo fare un an

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri