Doping: Bufera su Agenzia Spagna, Wada minaccia conseguenze

L'agenzia antidoping di Spagna (Celad) ha diffuso una nota con cui respinge le accuse di negligenza e ha affermato che le critiche a suo carico sono "congetture distorte". La scorsa settimana l'Authority governativa per lo Sport spagnolo aveva chiesto le dimissioni del direttore della Celad, Jose Luis Terreros, a causa del "danno alla reputazione" che lo sport spagnolo e l'agenzia avevano subito nelle ultime settimane. L'Authority ha trasmesso un rapporto sull'agenzia alla Procura spagnola dopo l'indagine su una denuncia per "irregolarita' nell'uso dei fondi pubblici e nel controllo e nelle sanzioni sul doping". Il media spagnolo Relevo ha affermato la scorsa settimana che l'agenzia antidoping del paese "ha sfruttato le scappatoie burocratiche per nascondere i casi positivi". "Tutte queste notizie non sono vere e sono semplici congetture interessate e tendenziose, frutto di interpretazioni sensazionalistiche e ben lontane dalla normativa in vigore e dal diritto di ogni atleta", ha replicato oggi la Celad con il suo comunicato. Anche l'Agenzia mondiale antidoping (Wada) ha criticato quella spagnola rivelando che sta conducendo un'indagine approfondita, minacciando "conseguenze significative per lo sport spagnolo" se i casi di doping non verranno trattati in modo appropriato. L'agenzia spagnola ha risposto di "non essere a conoscenza" dell'avvio di alcuna indagine da parte della Wada. "Abbiamo sempre lavorato in difesa dello sport pulito in piena trasparenza - e' scritto nella nota di oggi -, rispettando le normative nazionali e internazionali, mantenendo in ogni momento una comunicazione onesta con l'Agenzia mondiale antidoping". Terreros ha detto mercoledi' al quotidiano spagnolo El Pais che si sarebbe dimesso, ma al momento che lui riterra' opportuno. "Certo che me ne andro', e me ne andro' con gioia, ma me ne andro' quando lo avro' deciso, quando tutti mi avranno ascoltato - le sue parole -. Me ne andro' perche' come posso continuare con persone che mi trattano cosi'... non voglio che nessuno pensi che me ne vado a causa di tutte queste false informazioni".