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Coni, Malagò: "Mai chiesto 4° mandato, candidatura Buonfiglio logica e coerente"

19 Giu 2025 - 23:13
 © italyphotopress

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"Mai chiesto il quarto mandato, ma una proroga. Come vi sentireste se dopo dodici anni e in prossimità delle Olimpiadi vi dicessero che non siete prorogabili nemmeno per sei mesi mentre chi è alla guida del Comitato Paralimpico da un tempo doppio rispetto al vostro può candidarsi per il Coni?". Così il presidente del Coni Giovanni Malagò in una intervista al 'Corriere della Sera' in vista delle elezioni in programma il prossimo 26 giugno, a cui non potrà candidarsi. "Dopo aver lavorato per sette anni a contatto con i miei colleghi dei comitati olimpici nazionali una proroga avrebbe dato continuità e permesso a loro di poter dialogare con lo stesso soggetto. Se il veto fosse stato posto subito, nulla da dire ma è stato introdotto dopo sei anni. Sono fatalista e sereno. Pensavo che la proroga sarebbe stata la soluzione giusta ma è andata così e sono focalizzato solo sul futuro - ha proseguito - Chi ha remato contro? Sicuramente Paolo Barelli, deputato, presidente della Federnuoto che ora sostiene Pancalli". Nella corsa alla sua successione Malagò sostiene Luciano Buonfiglio, presidente della federazione italiana canoa e kayak. "Le motivazioni del mio sostegno a Buonfiglio sono state espresse ai presidenti federali quando presi atto che non ero più candidabile. Ho molto apprezzato che la candidatura di Luciano sia sempre stata subordinata alla mancata possibilità di ricandidarmi. Di quella di Pancalli, invece, ho appreso dai giornali - ha spiegato - Buonfiglio è presidente federale di lungo corso e di esperienza nazionale e internazionale: la sua candidatura è logica e coerente".

Tra i candidati c'è anche Luca Pancalli, che ha spiegato che lui il Coni non avrebbe "l'eccessiva personalizzazione" della gestione Malagò, mentre il ministro dello Sport Abodi si aspetta "un cambiamento di indirizzo che superi la dimensione personalistica". "L'uscita di Pancalli è stata non solo poco elegante ma anche controproducente rispetto a chi dovrà votarlo. Non commento le parole di Abodi. Ho sempre lavorato al servizio dello sport italiano e dell'istituzione Coni - ha concluso - La candidatura di Carraro? È frutto della situazione particolare che si è creata con il tira e molla sul mio rinnovo, di un'incertezza che ha portato a gonfiare a dismisura anche il numero di candidati per la Giunta. Con Carraro ho un'amicizia antica, c'è un rapporto di stima".

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