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CICLISMO, IL 13 OTTOBRE GARA AMATORIALE GRAN FONDO FELICE GIMONDI

04 Lug 2024 - 10:11

questo sport parte integrante cultura lombarda Milano, 3 lug. (askanews) - "Il ciclismo e' parte integrante della cultura lombarda e in particolare gli eventi legati al Giro di Lombardia, come la Gran Fondo, sono uno straordinario mezzo per la promozione del territorio. Il ciclismo, in special modo 'Il Lombardia' con la sua storia e la sua tradizione, regala visibilita' ai nostri luoghi meravigliosi a livello nazionale e internazionale, e coinvolge generazioni di appassionati". Cosi' l'assessore alla Cultura della Regione Lombardia, Francesca Caruso, alla presentazione della Gran Fondo 'Il Lombardia' Felice Gimondi Enel, la gara ciclistica amatoriale, organizzata anche quest'anno da RCS Sport, in programma il prossimo 13 ottobre con partenza e arrivo a Cantu' (CO), il giorno dopo la gara dei professionisti, il Giro di Lombardia, che si tiene sabato 12. Nativo di Sedrina, Felice Gimondi e' uno di quei campioni rimasti nella memoria collettiva del nostro paese ben oltre i successi personali. "Nuvola Rossa", soprannome coniato da Gianni Brera durante il Giro d'Italia del 1976, e' stato il secondo corridore nella storia capace di imporsi in tutti e tre i Grandi Giri, un'impresa riuscita nel 1968, cinque anni prima del suo eterno rivale Eddy Mercxk. Il loro duello tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70 ha ispirato tra gli altri anche Enrico Ruggeri, che a questo dualismo ha dedicato il pezzo "Gimondi e il Cannibale". Nel palmares di Gimondi figurano tre edizioni del Giro d'Italia (1967, 1969 e 1976), un Tour de France (1965, anno in cui esordi' alla Grande Boucle), una Vuelta a España (1968), una Milano-Sanremo (1974) e due de Il Lombardia (1966, 1973) e un Campionato del Mondo (1973). Il percorso prevede, dopo i primi 25 km per le strade della Brianza sino a Maglio, i 7 km piu' terribili ed emozionanti della gara che porteranno gli atleti sino alla collina di Sormano. Gli ultimi due km di questa erta rappresentano l`apice della corsa e sono diventati in breve tempo un monumento del ciclismo mondiale: il Muro di Sormano. Qui, la strada sale vertiginosamente ad una pendenza media del 15,8% ed una massima del 27%. Le scritte sull`asfalto ed i cartelli a bordo strada si susseguiranno per far vivere ad ogni granfondista l`esperienza di un vero professionista. Per i meno allenati e' confermata una deviazione di 2km che permette di raggiungere la vetta percorrendo una salita meno impegnativa. A seguire discesa in picchiata fino a Nesso, e poi di nuovo e collina sino a Regatola, dove incomincera' la seconda salita di giornata: il Ghisallo. Le pendenze sono importanti, ma non aggressive come Sormano. La salita e' pedalabile ed il paesaggio godibile. Chi vorra' "fare la gara", potra' spingere rapporti importanti. La pendenza media nei 9km e' del 6.2%, e solo verso la fine tocca la punta massima del 14%. In cima, la Madonna del Ghisallo con le sue famose campane ed il museo piu' celebre della storia del ciclismo vi daranno il benvenuto. Arrivati sul Ghisallo la Gran Fondo e' al km 70. Quasi 2/3 di gara sono stati percorsi, e le difficolta' maggiori sono ormai alle spalle. Una lunga e larga discesa fino a Merone permette di recuperare un po` le forze prima degli ultimi 20 km che ripropongono strappi e salitelle prima di arrivare nel centro di Cantu'.

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