Sciabola

Tokyo 2020, scherma da medaglia: Samele si prende l'argento

L'ungherese Szilagyi si dimostra troppo forte per l'azzurro e si impone in finale per 15-7, ma il secondo posto vale tantissimo

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Arriva dalla scherma il primo argento dell'Italia all'Olimpiade di Tokyo 2020. Luigi Samele, infatti, chiude al secondo posto una splendida cavalcata nella sciabola maschile, conclusa con la sconfitta per 15-7 in finale contro Aron Szilagyi, capace di conquistare l'oro per la terza edizione di fila. Per il foggiano, che nei quarti elimina il connazionale Enrico Berré, è la seconda medaglia ai Giochi dopo il bronzo a squadre di Londra 2012.

Il ribaltone della semifinale era stato il modo migliore per andare a giocarsi l'oro per Luigi Samele, al termine di una cavalcata lunga quattro duelli in cui non si era fatto mancare niente. Il 33enne di Foggia in finale non è riuscito però a tenere il passo del fuoriclasse ungherese Aron Szilagyi, una vera leggenda della sciabola e meritatamente campione olimpico di Tokyo con un secco e rapido 15-7. Questa volta la rimonta non è arrivata e probabilmente non poteva arrivare, ma la cavalcata resta splendida, dal primo al penultimo duello. Samele aveva infatti esordito superando 15-12 il cinese Yungming Xu, poi aveva schiacciato 15-7 l'iraniano Mohammad Rahbari lasciandogli solo 7 punti e infine era stato chiamato all'inevitabile derby azzurro: contro Enrico Berrè, finita 15-10 ai quarti di finale, un duello tra due sciabolisti molto capaci e potenzialmente da medaglia. Intanto l'Italia muove ufficialmente il medagliere e lo fa con una disciplina, la scherma, ormai abituata a recitare il ruolo di trascinatrice per la spedizione azzurra.

"Siamo felicissimi del risultato strameritato da parte di Gigi. Si è scontrato con un avversario più forte di lui, bisogna ammettere la verità. Ma lui ha fatto una grande prestazione". Così all'Ansa Franco Samele, il padre di Luigi, lo schermidore foggiano medaglia di argento alle Olimpiadi di Tokyo 2020. "L'argento olimpico va festeggiato in grande - aggiunge Samele -. Soprattutto va festeggiata la prestazione di Gigi che ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per essersi meritato la partecipazione alle Olimpiadi". La famiglia di Samele è rientrata dalle vacanze per assistere "tutti insieme alla finale". "Siamo rientrati da Peschici proprio per assistere alla competizione olimpica", precisa il papà dell'atleta. "Siamo una grande famiglia. Siamo in tantissimi, non manca certo il tifo". Il papà ha salutato il figlio a Bologna pochi giorni prima della sua partenza per le Olimpiadi. "Gli ho dato una pacca sulla spalla - ricorda - gli ho detto di credere in se stesso e avere fiducia nella sua determinazione". 

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