"È stato un bel viaggio, tanti anni di bracciate: me la sono goduta dall'inizio alla fine". Federica Pellegrini prova a non piangere, ma non riesce a trattenere le lacrime dopo il settimo posto nella finale dei 200 stile, "l'ultima della mia carriera". "Tra pochi giorni farò 33 anni, è il momento più giusto ha detto a RaiSport - Ringrazio tutti quelli che mi hanno tifato e si sono svegliati di notte per seguirmi dall'Italia".
"Sono proprio contenta - ha aggiunto Federica - È stata la finale più serena che io abbia mai vissuto. Sapevo che posticipo avrebbe cambiato le carte in tavola ma è stato così per tutti i 'grandi'. Penso sia il momento e il modo giusto perché più importante di una finale olimpica non c'è niente. Sono in pace. Non mi andava di chiudere la mia carriera solo perché avevano rinviato i Giochi di un anno".
E adesso cosa farà la Pellegrini? "Ma io ho tantissime cose da fare. Prima di tutto tornare a casa che mi stanno aspettando tutti, festeggiare il mio compleanno perché 33 anni è un'età importante, poi ci dobbiamo far votare dagli atleti per il Cio, a settembre, si spera anche novembre ci sarà la Isl a Napoli, poi uscirà un docufilm, poi c'à in progetto un libro, poi le registrazioni di Italia's got talent".
Poi la Divina fa una rivelazione: "Se non ci fosse stato Matteo probabilmente avrei smesso qualche anno fa. Matteo - ha detto l'azzurra al Tg1 - è stato un grandissimo allenatore e un compagno di vita speciale, spero lo sarà anche in futuro. La priorità era tenere l'immagine dell'allenatore e dell'atleta separati e siamo stati bravi molto in questo. È stata una persona fondamentale, una delle più importanti in questo percorso sia umano che sportivo"
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