Lo svizzero vince dopo una gara ricca di sorprese: secondo Kranjec, terzo Faivre. L'azzurro fuori nella seconda manche: "Dura da digerire, ma sono le gare"
Non mancano le sorprese nello slalom gigante di Pechino 2022, ma a trionfare è comunque Marco Odermatt. Lo svizzero, infatti, vince con il tempo complessivo di 2'09"35 e si aggiudica l'oro davanti all'outsider di giornata, lo sloveno Zan Kranjec (+0"19), terzo il francese Mathieu Faivre (+1'34). Delusione azzurra: Luca De Aliprandini, sesto dopo la prima manche, cade nel corso della seconda, mentre vanno subito fuori dai giochi Vinatzer e Sala.
Uno slalom gigante che riserva una lunga serie di sorprese, soprattutto nella seconda manche. Il verdetto finale, però, rispetta i pronostici: Marco Odermatt è campione olimpico a Pechino 2022. Lo svizzero, leader della Coppa del Mondo, trionfa dopo una gara con tanti colpi di scena: basti pensare che l'argento va allo sloveno Zan Kranjec, autore di una strepitosa seconda manche, mentre al terzo posto chiude Mathieu Faivre.
Eppure, le premesse dopo la prima metà di gara erano ben altre: il miglior tempo lo fa registrare comunque Odermatt, ma tra il leader provvisorio e il quinto in classifica ci sono appena 19 centesimi, con Luca De Aliprandini sesto a +0"49. La manche inaugurale vede subito salutare, inoltre, gli altri due azzurri Alex Vinatzer e Tommaso Sala, vittime di una pista con visibilità più che ridotta a causa della neve. Nella seconda, il protagonista assoluto è Zan Kranjec, ottavo dopo la prima manche: lo sloveno firma il miglior tempo nella seconda parte (1'05"83) e mette pressione a tutti gli sciatori chiamati a replicare.
Ne nascono una serie di errori con protagonisti Manuel Feller e Luca De Aliprandini, che inforca dopo poche porte è out. Ma anche chi riesce a concludere la prova perde tantissimo: vittime illustri Favrot, Kristoffersen e Brennsteiner, secondo ad appena 4 centesimi dalla vetta prima della seconda manche. Chi non crolla è proprio il migliore: Marco Odermatt che, pur perdendo gran parte del suo vantaggio accumulato su Kranjec, resiste e trionfa in 2'09"35, 19 centesimi più veloce dello sloveno che centra un argento tanto insperato quanto prezioso, con il bronzo che va alla Francia con Mathieu Faivre (+1"34).
DE ALIPRANDINI: "DURA DA DIGERIRE, MA SONO LE GARE"
"Sicuramente l'obiettivo era un altro. Dopo la prima manche non pensavo di esser andato cosi' bene, non mi fidavo tanto, ma ero vicino e potevo giocarmi la medaglia. È dura da digerire ma queste sono le gare, ma è un peccato che la gara più importante sia stata fatta in queste condizioni di visibilità, dove ho avuto un po' di difficoltà". Così l'azzurro Luca De Aliprandini dopo l'uscita nella seconda manche del gigante olimpico vinto dallo svizzero Odermatt. "So quanto ho lavorato in queste settimane per arrivare qui pronto, son riuscito ad allenarmi bene nell'ultima settimana - ha proseguito il trentino - . Fisicamente sto bene e quindi potevo giocarmi le mie chance, ma quando non vedo non mi fido e rimango un po' arretrato e gli errori vengono di conseguenza, cosa che non succede quando la visibilità è buona". "È un peccato ma ora testa al team event - ha concluso De Aliprandini - e poi andare a casa per resettare un po' tutto e ripartire da quello che di buono abbiamo fatto in questa stagione, per affrontare le ultime tre gare di Coppa del mondo".