Milano-Cortina 2026, a Olimpia brilla la fiamma
© Getty Images
© Getty Images
La cerimonia si è svolta nella mattinata di mercoledì 26 novembre a Olimpia al cospetto della presidente del CIO Kirsty Coventry
di Marco CangelliIl fuoco sacro ha iniziato a brillare, la corsa alle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026 può ufficialmente iniziare. La cerimonia, svoltasi nei pressi del Tempio di Hera di Olimpia nella mattinata di mercoledì 26 novembre, ha segnato la partenza della staffetta che accompagnerà la torcia sino allo Stadio San Siro il prossimo 6 dicembre.
La Grande Sacerdotessa Estiada, interpretata da Mary Mina, ha fatto convergere i raggi del sole di uno specchio parabolico dando vita al simbolo di purezza, pace e continuità eterna dello spirito Olimpico. Nonostante il maltempo previsto e la parte istituzionale svoltasi nel Museo Archeologico di Olimpia, come da tradizione la fiamma è stata accesa del Bosco Sacro venendo consegnata successivamente al primo tedoforo, Petros Gaidatzis, bronzo alle Olimpiadi Estive di Parigi 2024 nel canottaggio, accompagnato dalla fuoriclasse dello sci di fondo Stefania Belmondo.
© Getty Images
© Getty Images
Una cerimonia che ha voluto ribadire l'importanza dei Giochi a distanza di quasi tremila anni dalla propria nascita e che soprattutto hanno confermato come Olimpia sia il centro della pace mondiale: "I Giochi sono un momento simbolico, è nostra responsabilità garantire che gli atleti arrivino e possano convivere in maniera pacifica. Lo spirito olimpico è innalzare i valori che ci guidano. I Giochi continueranno a esistere per abbattere i muri, la fiamma che accendiamo oggi porta i sogni di tutti quelli che credono nello sport. Il potere dello sport ci unisce e ci ispira - ha spiegato la presidente del CIO Kirsty Coventry -. La cerimonia di oggi ricorda in cosa consiste l'anima dei Giochi: competizioni pacifiche, fratellanza, amicizia. Porteremo questa luce dal passato al presente, per continuare in un futuro condiviso. Crediamo fermamente nella tregua olimpica, e nel mettere da parte le nostre differenze per futuro luminoso. Saremo a Milano-Cortina tra qualche settimana e saranno i primi giochi in qualità di presidente. L'Italia è un Paese dove è viva la passione, passione che ispirerà tutta l'Italia e tutto il mondo. I Giochi brilleranno in ogni momento".
Grande emozione anche per il presidente di Fondazione Milano-Cortina 2026 Giovanni Malagò che, insieme al presidente del CONI Luciano Buonfiglio e il ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi, hanno rappresentato l'Italia durante la cerimonia. Un appuntamento che l'ex numero 1 dello sport italiano ha vissuto con grande attesa dopo aver accompagnato il paese verso i Giochi.
"Stando qui oggi è impossibile non essere ispirati e commossi dal peso della storia e della tradizione che sono al centro del nostro grande Movimento olimpico. In questo luogo davvero speciale siamo in grado di tracciare una linea chiara che collega i Giochi antichi e quelli moderni. Nel 1960, il percorso della staffetta della torcia per i Giochi Olimpici di Roma fu progettato per collegare Atene e Roma come centri della civiltà classica. Come per quei Giochi di 65 anni fa, la staffetta della torcia Milano Cortina rispetterà il nostro patrimonio classico comune, passando per i monumenti imperiali di Roma, Pompei, la Via Appia e le regioni della Magna Grecia, creando una storia di continuità tra l'antica Grecia, l'antica Roma e l'olimpismo moderno - ha aggiunto Malagò -. Nelle prossime settimane, la fiamma olimpica attraverserà tutte le province italiane, 60 città, 300 paesi, 20 regioni e tutti i siti italiani dell'Unesco. Viaggerà dalle vette settentrionali alle coste meridionali, portata da 10.001 orgogliosi tedofori. Un paese, una storia. Sarà fondamentale utilizzare il potere senza tempo dei Giochi Olimpici per creare nuove opportunità per le nuove generazioni tramite lo sport".