Logo SportMediaset
In evidenza

Seguici anche su

INTER-RIVER PLATE 2-0

Inter agli ottavi nel segno di Pio: Esposito e Bastoni regalano a Chivu la seconda vittoria

Il gol del giovane attaccante azzurro e quello del difensore nel recupero garantiscono successo e primo posto nel girone ai nerazzurri: ora agli ottavi ci sarà il Fluminense

di Francesco Lommi
26 Giu 2025 - 09:26

Nella battaglia del Lumen Field di Seattle è nata una stella: Pio Esposito alla prima da titolare in nerazzurro decide il match tra Inter e River Plate con un gol da bomber vero. Poi, nel recupero, Bastoni chiude la pratica con il 2-0. L’Inter, dopo un primo tempo bloccato in cui l’agonismo ha fatto da padrone, con una ripresa quasi perfetta, sicuramente i migliori 45 minuti con Chivu in panchina, riesce a vincere e assicurarsi il primo posto nel girone: ora agli ottavi sarà sfida con il Fluminense, lunedì alle 21.

LA PARTITA

La partita è decisiva per il passaggio del turno e il ritmo e l’intensità fin dal fischio d’inizio confermano come la posta in palio sia altissima: l’Inter gestisce il possesso, ma il River pressa alto e forte andando a prendere i nerazzurri uomo su uomo fin dalla prima costruzione. Il 4-2-3-1 disegnato da Gallardo complica l’uscita dei nerazzurri: Maxi Mesa, l’uomo alle spalle della punta, Miguel Borja, è l’ombra di Asllani che fatica a liberarsi dalla marcatura a tutto campo. In questo contesto, i nerazzurri soffrono più che mai l’assenza di Marcus Thuram, uno dei pochi uomini a disposizione di Chivu in grado di attaccare la profondità. Al 25’ però l’Inter riesce a innescare la velocità di Denzel Dumfries che mette Barella in condizione di servire Pio Esposito con spazio all’altezza del dischetto del rigore: il giovane attaccante calcia a colpo sicuro ma la sua conclusione, con Armani fuori causa, è salvata da un provvidenziale intervento di Martinez Quarta. La partita nel primo tempo è godibile ma avara di emozioni: a emergere, da entrambe le parti, è l’agonismo. Agonismo favorito anche dal metro di giudizio del direttore di gara uzbeko Tantashev che lascia molto correre. Al 43’ è ancora l’Inter a rendersi pericolosa, sempre con Pio Esposito: Dimarco da sinistra mette un cross tagliato e teso su cui il numero 94 si avventa anticipando Dias. La conclusione questa volta però è fuori misura.

Nel secondo tempo il River parte forte, consapevole di dover sbloccare la partita per qualificarsi in virtù della vittoria del Monterrey sull'Urawa. Sugli sviluppi di una punizione sullo spigolo dell’area di rigore Pablo Dias si trova in posizione per calciare a botta sicura verso la porta di Sommer: questa volta è Lautaro a vestire i panni del difensore e immolarsi sulla conclusione del difensore argentino. Lo stesso Lautaro pochi minuti più tardi sfiora il vantaggio: su una palla recuperata nella metà campo del River, il Toro viene lanciato verso la porta. Con un tocco dolcissimo il capitano dell’Inter elude l’intervento di Pablo Dias e calcia in scivolata per anticipare l’intervento di Acuna: la palla si stampa sul palo interno e viene sputata fuori. Ma l’Inter sta chiaramente salendo di colpi e, nel giro di quattro minuti si procura altre due palle gol. La prima è con Mkhitaryan, ancora una volta stoppato da un difensore dei Millonarios, l’altra è ancora per Lautaro. Il Toro, imbeccato perfettamente da una palla in profondità di Darmian, con una sterzata salta di netto Martinez Quarta. Poi però, di mancino, centra Armani. L’Inter ora continua a produrre palle gol o potenziali tali in serie. Al 63’ però Colidio, a sorpresa, ha l’occasione di portare in vantaggio il River: l’ex nerazzurro, pescato da un buon cross dalla sinistra, si trova da solo nel cuore dell’aria di rigore, ma il suo colpo di testa è debole e viene facilmente neutralizzato da Sommer.

La partita cambia al 65' quando Mkhitaryan beffa Martinez Quarta su un controllo sbagliato: l’armeno ruba il tempo all’ex Fiorentina e si invola verso la porta. Il centrale del River deve stenderlo: espulsione solare. Poco dopo, al 71esimo, l’Inter riesce finalmente a sbloccarla con Pio Esposito. Il giovane attaccante italiano riceve al limite da Petar Sucic, stoppa, sterza e poi apre il piattone spiazzando Armani. Un gol pesantissimo. La partita poi si innervosisce con i calciatori del River che iniziano a entrare in maniera molto decisa. Nel recupero ci sarebbe anche un’occasione per Mkhitaryan: l’armeno, dopo una cavalcata di Sucic, si trova a tu per tu con Armani ma spedisce alto. Due a zero solo rimandato perché pochi secondi dopo Bastoni con la fascia al braccio trova il secondo gol nerazzurro: il difensore azzurro mette in mostra tutta la sua tecnica spezzando con un tunnel la linea difensiva del River, poi di sinistro dal limite buca Armani per il raddoppio. Il finale di partita è una corrida: 6 gialli, entrate, scontri e addirittura un faccia a faccia tra Acuna e la panchina nerazzurra, in particolare con Ferri. Alla fine però è l'Inter a portare a casa vittoria e passaggio del turno: ad attendere i nerazzurri agli ottavi c'è il Fluminense. 

Inter-River: rissa Dumfries-Acuna, Chivu si lancia in campo

1 di 17
© IPA
© IPA
© IPA

© IPA

© IPA

TABELLINO E PAGELLE

LAUTARO MARTINEZ 7: Il capitano nerazzurro mette in mostra tutta la sua tecnica nella partita contro tanti suoi compagni di nazionale: alla sua partita mancherebbe solo il gol, negato dal palo interno dopo una giocata da urlo. Imprescindibile

PIO ESPOSITO 7,5: Alla prima da titolare in nerazzurro mette in mostra tutto il repertorio: fisico, pulizia tecnica e fiuto del gol. Il più piccolo degli Esposito viene cercato con insistenza e, alla lunga, si capisce perché: nel primo tempo la gioia del gol viene negata solo da un salvataggio di Martinez Quarta, nel secondo dopo lo stop e la finta nessuno può fermarlo. Predestinato

SUCIC 6,5: Entra timido come già era capitato nello spezzone finale con il Monterrey. Poi però si rende protagonista del break e dell’assist che sbloccano la partita. Da quel momento si sblocca anche lui e fa vedere perché l’Inter ha versato 14 milioni alla Dinamo Zagabria per assicurarselo. Da rivedere

INTER (3-5-2): Sommer; Darmian (dal 82 De Vrij), Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella (dal 61’ Sucic), Asllani, Mkhitaryan, Dimarco (dal 61’ Carlos Augusto); Lautaro Martinez (dal 72’ Valentin Carboni), Pio Esposito (dal 82 S. Esposito). All: Cristian Chivu.

RIVER PLATE (4-2-3-1): Armani; Montiel, Martinez Quarta, Diaz, Acuna; Kranevitter(dal 61’ Lanzini), Aliendro (dal 61’ Costantini); Mastantuono, Meza (dal 55’ I. Fernandez), Colidio (dal 67’ Pezzella); Miguel Borja. All: Marcelo Gallardo.

ARBITRO: Ilgiz Tantashev

MARCATORI: 71’ Esposito (I); Bastoni 90+3 (I)

AMMONITI: 22’ Montiel (R), 30’ Bastoni (I); 76’ Carlos Augusto (I), 76’ Lanzini (R); 86' S. Esposito (I);  88' Paulo Diaz (R); Pezzella (R); 90+4’ Dumfries (I)

ESPULSI: 66’ Martinez Quarta (R); 90+5’ Montiel (R)

LE STATISTICHE

  • L’Inter ha vinto due gare di fila tra tutte le competizioni, dopo che aveva ottenuto un solo successo nelle precedenti quattro partite ufficiali (2N, 1P).
  • Considerando anche il vecchio format, l’Inter ha vinto quattro delle cinque gare disputate nel Mondiale per Club.
  • Considerando anche il vecchio format, l’Inter ha mantenuto la porta inviolata in tre delle cinque gare disputate nel Mondiale per Club.
  • Il River Plate ha collezionato tre cartellini rossi nel Mondiale per Club 2025, record negativo in questo torneo.
  • Francesco Pio Esposito (19 anni e 363 giorni) è il più giovane marcatore dell'Inter in una competizione internazionale da Marco Benassi nel 2013 (in gol a 18 anni e 166 giorni vs Cluj in Europa League).
  • Tra i giocatori con almeno un gol e un assist all’attivo nel Mondiale per Club 2025, solo Jobe Bellingham (settembre 2005) è più giovane di Francesco Pio Esposito (giugno 2005).
  • Alessandro Bastoni è andato a segno in una gara ufficiale con l'Inter per la prima volta dallo scorso 28 dicembre, in Serie A contro il Cagliari.
  • Lautaro Martínez ha colpito due legni nel Mondiale per Club 2025, meno solo di Giorgian de Arrascaeta (tre)

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri