Dal trionfo di Gianluca Vialli in FA Cup al recente Mondiale per Club vinto con Enzo Maresca: quando il Chelsea brilla, c’è un cuore italiano a battere forte nei momenti decisivi
di Max Cristina© Getty Images
Quando Enzo Maresca ha alzato al cielo il trofeo del Mondiale per Club con il Chelsea, sconfiggendo nettamente il PSG campione d'Europa nella finale del MetLife Stadium, ha scritto l’ennesimo capitolo di un legame speciale che da anni unisce il club di Stamford Bridge all’Italia. Un connubio, quello tra i Blues e il tricolore, che ha prodotto trofei, emozioni e pagine indimenticabili della storia del calcio inglese. Dalle prime giocate di Vialli, Zola e Di Matteo ai successi europei con Sarri e lo stesso Maresca, passando per i numeri record di Ancelotti e Conte per un successo raggiunto tanto dalla panchina quanto in campo in varie epoche segnate da Casiraghi, Ambrosetti e Jorginho, per citarne alcuni.
VIALLI, ZOLA E DI MATTEO: LA PRIMA IMPRONTA ITALIANA DEL CHELSEA
Tutto ebbe inizio negli anni ’90, quando il Chelsea decise di puntare sul talento italiano per cambiare marcia. Gianluca Vialli, arrivato a Londra da attaccante e diventato poi allenatore, fu tra i primi a tracciare la strada. Nel 1998 condusse i Blues alla conquista della Coppa delle Coppe, della Supercoppa europea e della Coppa di Lega, dopo aver vinto la Coppa d'Inghilterra l'anno precedente, imprimendo un’identità nuova e vincente. Accanto a lui brillava il genio di Gianfranco Zola, l’“artista” di Oliena che conquistò il cuore dei tifosi con giocate spettacolari e una professionalità esemplare, diventando una vera icona del club. E poi Roberto Di Matteo, autore del gol lampo nella finale di FA Cup del 1997 e, anni dopo, protagonista assoluto da allenatore nel trionfo più atteso.
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DI MATTEO E LA PRIMA CHAMPIONS LEAGUE: LA NOTTE MAGICA DI MONACO
Il 19 maggio 2012 resterà per sempre scolpito nella storia del Chelsea. Dopo l’esonero di Villas-Boas, fu proprio Di Matteo a prendere le redini della squadra e a guidarla in una cavalcata incredibile fino alla finale di Champions League. A Monaco, contro il Bayern padrone di casa, il Chelsea vinse ai rigori la sua prima Coppa dei Campioni. In panchina c’era un italiano. Ancora una volta.
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CARLO ANCELOTTI: I RECORD DEL "PRINCIPE" D'INGHILTERRA
Prima del trionfo con Di Matteo, nel 2009 Carletto Ancelotti debuttò sulla panchina del Chelsea e, al primo colpo, realizzò un historic double: Premier League e FA Cup 2009‑10, segnando 103 gol e stabilendo record di vittorie. La sua gestione, calma, diplomatica, capace di gestire grandi campioni e grandi pressioni, fu decisiva. Il famoso 4‑3‑1‑2 mise ordine e fantasia, permettendo a talenti come Ballack, Drogba e Lampard di spiccare. Ancelotti fu il primo allenatore italiano ad ottenere il titolo inglese al debutto, lasciando una traccia indelebile nel dna vincente del club.
ANTONIO CONTE E LA PREMIER LEAGUE: MENTALITA' VINCENTE E DOMINIO
Nel 2016 lo stesso destino è toccato a un altro tecnico italiano, capace di riportare entusiasmo a Stamford Bridge: Antonio Conte. In un solo anno trasforma una squadra delusa in un rullo compressore, conquistando la Premier League con una marcia trionfale e 30 vittorie su 38 partite. Il suo 3-4-3 diventa un modello in tutta Europa. L’anno seguente aggiunge anche una FA Cup, lasciando un’impronta tattica e caratteriale indelebile.
MAURIZIO SARRI E UN NUOVO TRIONFO EUROPEO COL "SARRIBALL"
Arrivato nel luglio 2018, Maurizio Sarri portò subito una ventata di “Sarriball” al Chelsea: un calcio fluido, possesso palla, pressing alto. In una sola stagione conquistò la UEFA Europa League 2018‑19, superando l’Arsenal per 4‑1 a Baku, e centrò il terzo posto in Premier League. Il suo arrivo segnò il ritorno dell’identità tattica italiana a Londra, ispirata ai modelli vincenti proposti al Napoli, coinvolgendo tecnicamente la squadra pur tra qualche scivolone clamoroso. Sarri fu un caso unico: in un club abituato alla frenesia dei risultati, riuscì ad imporre la sua visione e a portare a casa un trofeo continentale, lasciando un segno nell’era post‑Abramović.
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ENZO MARESCA: L'ULTIMA FIRMA AZZURRA SUL TETTO DEL MONDO
Nel 2025 è la volta di Enzo Maresca, ex vice di Guardiola e allenatore in rampa di lancio. Il Chelsea lo chiama per aprire un nuovo ciclo e lui risponde alzando al cielo due trofei internazionali già nella prima stagione: prima la Conference League, dominata per manifesta superiorità, poi la prima edizione de Mondiale per Club a 32 squadre disputato negli Stati Uniti, travolgendo in finale il PSG campione d'Europa in carica. Una vittoria che riaccende i sogni dei tifosi e che conferma un pattern ormai chiaro: quando c’è un italiano in panchina, i Blues trovano spesso la strada del trionfo.
IL FILO INVISIBILE TRA IL CHELSEA E L'ITALIA
Che si tratti di calciatori tecnici e creativi, o di allenatori con una forte impronta tattica, l’Italia ha sempre dato qualcosa in più al Chelsea nei momenti cruciali. Una storia fatta di intuizioni, coraggio e spirito vincente. Forse è solo una coincidenza. O forse no. Ma ogni volta che i Blues hanno scritto la storia, un tocco d’azzurro non è mai mancato. Gli esempi da citare, oltre ai precedenti, non mancano: