Con il raggiungimento dei quarti a Usa '25, la squadra paulista raggiunge l'ennesimo risultato della gestione del portoghese
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Abel Ferreira è stato un buon difensore che ha conosciuto il calcio che conta nello Sporting Lisbona. Ha smesso di giocare presto, a 32 anni, e ha subito voluto allenare. In Portogallo ha iniziato nelle giovanili e poi nella squadra B del club che gli ha dato la notorietà, prima di trasferirsi al Braga, dove ha iniziato il cammino di primo allenatore, per poi passare al Paok, in Grecia. La sua carriera, però, fa un salto in avanti clamoroso dal 2020. Viene scelto dai brasiliani del Palmeiras e, in meno di cinque anni, vince quasi tutto: 3 campionati paulisti, 2 campionati nazionali, una Coppa del Brasile, una Supercoppa, 2 Libertadores e una Recopa.
Nell'esperienza del Mondiale per club, vecchia versione, ha perso una semifinale con il Tigres e una finale con il Chelsea. Ora ha la possibilità di vendicarsi nei quarti di finale della nuova competizione iridata, quella seria, a 32 squadre. Ha già portato il Verdao nel ristretto gruppo delle prime 8 del mondo. Traguardo prestigioso che fa contenta anche la dirigenza del club, visto che più si va avanti e più si guadagna.
Abel Ferreira si inserisce nella novelle vague del calcio brasiliano, che si affida ad allenatori portoghesi che stanno rinfrescando le idee del futbol bailado. Gli altri sono Filipe Luis al Flamengo e Rodrigo Paiva al Botafogo. Un po' di sana concretezza europea, sprazzi di gioco relazionale alla Fernando Diniz (che ha influenzato il Sudamerica con il suo Fluminense) e ricerca costante di risalire il campo formando una serie infinita di triangoli e quadrilateri per favorire la progressione della manovra. Ferreira è tutt'altro che un integralista, almeno per quanto riguarda il sistema di gioco. Sa variare a seconda degli avversari e, nel Mondiale, ha messo in mostra un 3-4-2-1 nelle prime uscite per poi passare al 4-2-3-1 nel derby sudamericano con il Botafogo. Fare un ulteriore passo avanti arrivando in semifinale sarebbe il coronamento di un ciclo incredibile. Maresca permettendo...