Il tecnico del City in conferenza: "Moltissime squadre si lamentano di queste competizioni perché non sono qui"
Nella conferenza prima dell'ottavo di finale contro l'Al Hilal, Pep Guardiola dice la sua dopo lo il clamoroso sfogo dell'amico ed ex collega Jurgen Klopp, che aveva duramente criticato l'idea del Mondiale per Club ("È una follia assoluta. È la peggior idea mai implementata nel calcio"). "So da dove viene la sua idea. Abbiamo combattuto molto insieme quando andavamo alle riunioni UEFA e soprattutto quando discutevamo del calendario della Premier League, su come aggiungere più qualità. Abbiamo discusso su come dare più riposo ad allenatori e giocatori. Quindi i suoi commenti non mi hanno sorpreso molto. Lo capisco. Lo rispetto. Ho avuto un rapporto incredibile con Jurgen per molti anni come rivali".
L'allenatore del City sta dalla parte di Klopp, ma al contempo deve inchinarsi ai vertici del calcio. "Ora si è fatto da parte come allenatore e capisco le sue argomentazioni, perché le difenderei anch'io. Allo stesso tempo, come allenatori, abbiamo un lavoro. Seguiamo le regole della FIFA, della UEFA e della Premier League. Moltissime squadre si lamentano di queste competizioni perché non sono qui. Avrebbero i loro media e i loro tifosi e ci sarebbero entrate. Certo, non è una situazione ideale per l'allenatore. Mi piacerebbe avere due mesi per prepararmi alla prossima stagione? Sì. Mi piacerebbe essere riposato per la prossima stagione? Sì. Ma è così".
Guardiola non nasconde una certa preoccupazione su quanto il Mondiale per Club potrebbe influire sulla prossima stagione. "Cerco di non pensarci, altrimenti sarei troppo ansioso. Faremo riposare la squadra in base a quanto la Premier League ci concederà. E partita dopo partita, mese dopo mese, vedremo. E forse a novembre, dicembre, gennaio, potrei dire: 'Allora ascolta, siamo un disastro. Siamo esausti. Il Mondiale ci ha distrutti'. Non lo so, ma è la prima volta nella nostra vita che succede, quindi vedremo".