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VERSO SPAGNA-ITALIA

Verso Spagna-Italia, Folorunsho: "Giocherei anche in porta, un anno fa impensabile essere qui"

Il centrocampista si gode il momento e sa che dovrà sfruttare ogni occasione: "Sono a disposizione ed è già un onore essere qui"

19 Giu 2024 - 17:53

Michael Folorunsho è tra le sorprese dei 26 convocati da Spalletti per l'Italia che sta affrontando Euro 2024 e il classe 1998 sa bene che non sarà facile ritagliarsi uno spazio tra gli azzurri storici del gruppo. Ma ce la metterà tutta, con l'obiettivo di mettere in difficoltà il ct già a partire dalla sfida con la Spagna a Gelsenkirchen. E intervenuto in conferenza stampa al fianco del commissario tecnico, il centrocampista del Verona si è detto pronto: "Sono a disposizione ed è già un onore essere qui. So che devo lavorare molto, sono indietro rispetto ad alcuni miei compagni, questo per me è un punto di partenza. Come ho già detto, io la giocherei anche in porta...".

Nel corso della conferenza stampa, il classe 1998 si è detto orgoglioso di vestire la maglia della Nazionale: "Un anno fa era impensabile, non potevo mai credere di ritrovarmi qui un anno dopo a giocare un Europeo con la Nazionale. Alla base di tutto credo ci sia il lavoro, non ho mai smesso di sognare ma ora che ho raggiunto determinati livelli devo lavorare ancora più duramente".

E guardando proprio alla sfida con la Spagna ha sottolineato: "La partita la stiamo preparando molto bene, stiamo lavorando duro e ci stiamo mettendo tutto per riuscire ad arrivare pronti. Se gioco non lo so, bisogna chiederlo al mister, io sono a disposizione ed è già un onore essere qui. L'importante è dare un contributo alla squadra, io mi farò trovare pronto in qualsiasi zona del campo. Poi il mister saprà collocarmi nella zona giusta se pensa che potrò aiutare la squadra".

"Ogni calciatore deve affrontare il suo percorso e io ho fatto il mio, non lo cambierei con quello di nessuno. Semplicemente prima tante persone hanno pensato che non ero pronto: io ho accolto quella decisione e ho continuato a lavorare. Ora mi sento pronto per affrontare certe sfide che prima pensavo fossero troppo grandi- ha detto-. La dedica va a mia mamma e alla mia famiglia. A 26 anni ho affrontato il mio primo anno di Serie A: tanti ci arrivano prima, ma c'è anche chi ci arriva dopo. Ognuno ha il suo percorso".

E sull'atmosfera in Germania ha concluso: "C'è una bellissima atmosfera, è una sensazione bellissima trovare gli italiani che sono qui in Germania pronti ad abbracciarci e a sostenerci ogni volta che usciamo dall'albergo. Siamo molto contenti di aver regalato una gioia agli italiani che sono qui, vogliamo continuare a renderli orgogliosi di noi".

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