La rivoluzione è cominciata e la guerra ormai è scoppiata. La Uefa da un lato, i 12 club ‘ribelli’ (“la sporca dozzina”, per citare Ceferin) dall’altro lato. Il numero uno della Uefa non ha risparmiato attacchi diretti ai rappresentati delle società fondatrici del nuovo torneo, in particolare ad Andrea Agnelli, e ha poi minacciato la possibilità che i calciatori dei club della Super League siano esclusi dalle rispettive Nazionali. Un’ipotesi che chiaramente, nel caso in cui il blocco sia attivato a breve, potrebbe cambiare radicalmente le formazioni che scenderanno in campo ad Euro2020: vediamo come…
Partiamo ovviamente dall’Italia. Il ct Mancini dovrebbe rinunciare in un colpo solo a ben 12 giocatori (Donnarumma, Bastoni, Bonucci, Sensi, Barella, Chiesa, Bernardeschi, Chiellini, Romagnoli, D'Ambrosio, Calabria, Tonali) e dunque all’intera spina dorsale della sua squadra, ma andrebbe ancora peggio a Luis Enrique (la Spagna perderebbe 19 giocatori) e a Gareth Southgate, che non potrebbe convocare addirittura 20 giocatori. Nessuno come l’Inghilterra, ma anche la Francia dovrebbe rinunciare a 15 giocatori, mentre la Germania ne perderebbe ‘solo’ 7, come il Belgio (8 invece per Portogallo e Olanda).
Quanto cambierebbe l’Italia? Abbiamo provato ad immaginare quali sarebbero i 23 convocati di Mancini:
Portieri: Gollini (Atalanta), Cragno (Cagliari), Sirigu (Torino)
Difensori: Florenzi (Paris Saint-Germain), Di Lorenzo (Napoli), Spinazzola (Roma), Biraghi (Fiorentina), Acerbi (Lazio) Ferrari (Sassuolo), Mancini (Roma), Toloi (Atalanta)
Centrocampisti: Castrovilli (Fiorentina), Cristante (Roma), Pellegrini (Roma), Locatelli (Sassuolo), Verratti (Paris Saint-Germain), Pessina (Atalanta)
Attaccanti: Berardi (Sassuolo), El Shaarawy (Roma), Insigne (Napoli), Kean (Paris Saint-Germain), Immobile (Lazio), Belotti (Torino).
IL POSSIBILE 11
Sirigu; Florenzi, Mancini, Acerbi, Spinazzola; Pellegrini, Verratti, Locatelli; Berardi, Immobile, Insigne.
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