LA PRECISAZIONE

Euro 2020, Azzurri: "Tutti contro il razzismo, anche chi non si inginocchia"

Paolo Corbi, responsabile della comunicazione della Nazionale, interviene dopo le polemiche su quanto accaduto prima di Italia-Galles

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"A nome di tutta la squadra ribadiamo che siamo contro ogni forma di razzismo. Aderire o meno ad una forma di protesta per quanto simbolica non vuol dire ignorare la lotta al razzismo". Lo precisa Paolo Corbi, responsabile della comunicazione della Nazionale, in merito a quanto accaduto prima di Italia-Galles, con cinque azzurri (Emerson, Belotti, Toloi, Pessina e Bernardeschi) che si sono inginocchiati aderendo al movimento Black Lives Matter.

"Volevo chiarire rispetto a quando è stato scritto e detto al riguardo in questi giorni - ha proseguito Corbi dal ritiro di Coverciano - Tutti conoscono l'esempio dei comportamenti dei nostri calciatori, il razzismo si combatte ogni giorno ciascuno con i propri comportamenti e su questo siamo tutti molto impegnati. Quanto al fatto che a inizio gara qualcuno si sia inginocchiato e altri no c'è stata un po' di confusione, i calciatori erano tutti concentrati su una partita per noi decisiva perché metteva in palio il 1° posto nel girone e per il prosieguo dell'Europeo, fra l'altro con 8 cambi... Quindi, da quanto abbiamo ricostruito, non eravamo del tutto preparati a quel momento. Per il futuro se ci saranno altre occasioni la squadra si confronterà al suo interno e prenderà una decisione univoca che sarà messa in pratica da tutti".

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