DISCESA MASCHILE

Sci, Coppa del Mondo: bis di Feuz nella discesa, Paris lontano dal podio

Lo svizzero vince anche la seconda gara sulla Streif davanti a Clarey e Mayer. Bene invece Innerhofer, ottimo quarto

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Seconda discesa di Kitzbuehel (Austria) e seconda vittoria sulla Streif per Beat Feuz. Nella gara valevole per la Coppa del Mondo di sci alpino maschile lo svizzero s’impone nuovamente: il tempo è di 1:55.29. Alle sue spalle ci sono il francese Johan Clarey (+0.17) e l’austriaco Matthias Mayer (+0.38). Se Dominik Paris termina lontano dal podio (+1.18), Christof Innerhofer sorprende positivamente e si piazza in quarta posizione (+0.86).

Bis della discesa più attesa e importante della Coppa del Mondo sulla mitica Streif, dopo l’annullamento della gara di ieri a causa della neve e della pioggia che ne ha impedito la disputa. E, ancora una volta, a esultare è Beat Feuz, autore di una doppietta dopo il successo di venerdì. Bis da fuoriclasse quello dello svizzero nel tempio di Kitzbuehel. Per Feuz una discesa forse non all’altezza di quella di due giorni fa, dopo avere dipinto una prima parte di gara splendida, contenuto i “danni” nel lungo tratto centrale di scorrimento per poi fare la differenza nelle tre curve precedenti all’attacco dell’Hausbergkante. Prestazione comunque sufficiente per portare a casa un’impresa sulla Streif, visto che il bis era riuscito nel recente passato a Luc Alphand nel 1995, oltre ad Heinzer, Wirnsberger, Zurbriggen, Walcher e Schranz.

Beffato Johan Clarey per 17 centesimi, con il francese (partito col n° 5 e in una condizione meteorologica comunque migliore rispetto all’elvetico) che coglie l’ottavo podio della carriera senza però mai vincere; anche se questa volta va davvero ad un passo dal trionfo a 40 anni compiuti lo scorso 8 gennaio. Completa il podio il padrone di casa Matthias Mayer, che chiude a 38 centesimi da Feuz.
Il migliore tra gli azzurri non è Dominik Paris, perché Christof Innerhofer si regala un gran quarto posto, chiudendo a 86 centesimi dal vincitore, sciando di nuovo con qualità e coraggio su una neve molto più dura e compatta rispetto a venerdì. Una bella rinascita per Inner, mentre Paris non può sorridere per la settima posizione, a 1”18 da Feuz: l’asso azzurro non si fida in questa condizione di visibilità, soprattutto all’Hausbergkante, perdendo quei decimi che gli avrebbero garantito almeno un piazzamento ai piedi del podio. Tra i due italiani di punta, ancora applausi per la Germania che, seppur priva di Thomas Dressen, piazza Romed Baumann quinto e Andreas Sander sesto. Mentre pochi centesimi dietro a Paris troviamo Striedinger, Bailet e un ottimo Marco Odermatt, gran decimo a +1”32.

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