Quando Mario Balotelli illuse tutta Italia

Il 30 gennaio 2008 si rivelò al mondo del calcio. A 30 anni...

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Mario Balotelli oggi è un trentenne in cerca dell’ennesima ripartenza. Le voci si rincorrono, anche opposte tra di loro (Besiktas, Cluj), dopo l’ultimo fallimento recente targato Brescia. Niente da fare, persino a casa sua, a pochi chilometri da casa sua, è andato a picco: con strascichi poco piacevoli tra forma scadente e cause contro la società.

Cinque gol in 19 partite, sei ammonizioni e un’espulsione, l’ultimo segno di vita in puro stile-Balotelli, con pallone scagliato in tribuna al Bentegodi di Verona dopo alcuni ululati razzisti provenienti dagli spalti. È praticamente impossibile che rimanga al Brescia, ma si fa anche fatica a pensare che Mario possa essere finito a trent’anni, mentre nel frattempo il fratello Enock ha agguantato una partecipazione al prossimo Grande Fratello Vip.

Si deve già parlare al passato di uno che inequivocabilmente è stato uno dei più grandi talenti mai prodotti dal calcio italiano? Noi in parte lo vogliamo fare, come per Andrea Pirlo, andando a rivedere la partita in cui in effetti Balotelli è diventato Balotelli, la prima in cui è esplosa la sua classe. Voliamo indietro di dodici anni e mezzo, a un freddo mercoledì di Coppa Italia, quando quasi da solo eliminò la Juventus.

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