Il ritorno di Zlatan Ibrahimovic in nazionale è coronato dalla conferenza stampa a fianco del ct Andersson: "Ci siamo visti in una stanza, da soli, e abbiamo parlato di tutto: ci siamo confrontati e abbiamo scelto ciò che era meglio per la Svezia". L'attaccante del Milan dosa umiltà e sicurezza: "Se me lo chiedete, mi sento il migliore al mondo ma quel che ho fatto prima non conta nulla. Voglio mettere la mia esperienza a disposizione della squadra". Sul Milan: "Ottimista sul rinnovo".
"Se sono qui non è perché mi chiamo Zlatan Ibrahimovic ma perché ho meritato la convocazione, mi sento in forma e voglio contribuire al bene della nazionale" ha continuato il 39enne che ha rivelato: "Ho promesso al ct di essere decisivo, ora devo dimostrarlo in campo".
I giornalisti gli chiedono della fascia di capitano: "Nella mia testa appartiene ad Andreas Granqvist ma spetta poi al ct a decidere. Io ho chiesto a Isak di prendere la maglia numero undici e mi ha detto "ok, a patto che entro sei-sette anni me la ridai...". Forsberg mi aveva offerto la dieci ma ho rifiutato: questo è un nuovo capitolo".
Durante la conferenza c'è stato anche spazio per le domande sul Milan: "Sono ottimista sul rinnovo, voglio continuare in rossonero e migliorare: il progetto è entusiasmante. Abbiamo creato una bella atmosfera in squadra e questo è il motivo per cui stiamo facendo bene".
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