L'INTERVISTA

Nazionale, Mancini: "Andremo al Mondiale. Futuro? Mi manca il campo quotidiano"

Il ct dell'Italia: "Meritavamo la qualificazione da molto tempo, siamo una squadra eccellente"

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Un Mondiale da conquistare sul campo ai playoff pochi mesi dopo l'esaltazione per l'Europeo vinto. La Nazionale italiana di calcio a marzo vivrà un momento di altissima tensione, ma a dare tranquillità all'ambiente è il ct Roberto Mancini: "Abbiamo avuto tante occasioni di qualificarci prima, solo che i dettagli che prima ci giravano a favore ci sono girati contro - ha commentato il ct -. Andremo al Mondiale. Futuro? Dopo i playoff".

A frenare il percorso dell'Italia verso il Qatar sono stati quattro pareggi, due contro la Svizzera negli scontri diretti con due rigori sbagliati da Jorginho e quelli contro Bulgaria e Irlanda del Nord: "Peccato, ormai è andata così. Contro la Svizzera abbiamo dominato entrambe le sfide, senza vincerne una - ha proseguito Mancini in una intervista a L'Equipe -. Ora dobbiamo rimboccarci le maniche e pensare al futuro. Sappiamo di avere le qualità per vincere e lo faremo".

Non dovesse vincere il proprio gironcino ai Playoff, l'Italia sarebbe esclusa dal secondo Mondiale consecutivo: "In Nazionale, se non vai a un Mondiale, devi aspettare quattro anni, che nella carriera di un calciatore sono un tempo lungo. Oggi siamo di nuovo in una situazione complicata, dobbiamo vincere due partite per andare in Qatar, eppure siamo una squadra eccellente, che ha appena vinto l'Europeo. Questa è la dimostrazione che nel calcio, anche quando meriti, a volte non vinci. Noi meritavamo la qualificazione da un bel po' e invece ci ritroviamo in una situazione molto difficile. Ma è proprio nelle difficoltà che bisogna essere forti".

In ballo c'è anche il futuro del ct dell'Italia: "La nostra vittoria all'Europeo ha dato fiducia a tutto il movimento sportivo e abbiamo reso felici le persone. Una soddisfazione enorme. Per gli spareggi bisogna aspettare fino a marzo, purtroppo. Non mi piace questo. Mi manca allenare ogni giorno e giocare ogni tre giorni: è meglio che farlo una volta ogni tanto. Il mio futuro? Vedremo, oggi è difficile dirlo. Abbiamo questi due spareggi importantissimi, poi vedremo che cosa succederà. Non sono ancora proiettato sul dopo".

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