LE PAGELLE

Italia-Svizzera, le pagelle: niente miracoli da Belotti, Jorginho errore imperdonabile

I voti della partita dell'Olimpico: Zakaria e Vargas i migliori tra gli elvetici

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ITALIA

Donnarumma 6: Sostanzialmente senza colpe sul missile di Widmer, arriva poi puntuale sui palloni che passano dalle sue parti.
Di Lorenzo 6: Serata da incubo con Vargas che gli spunta da tutte le parti e lo costringe a inseguimenti spesso assolutamente inutili. Poi si fa perdonare salendo a prendere di testa la palla dell’1-1.
Bonucci 6,5: Spazza l’area senza grandi pensieri e tenta qualcuno dei suoi lanci lunghi, ma non sempre si fa capire dai destinatari.
Acerbi 6,5: Prende diligentemente il posto di Chiellini, magari in maniera meno appariscente ma utilizzando tutta la sua esperienza.
Emerson 6: Garantisce sempre il suo rendimento medio-alto, sia dal punto di vista podistico sia da quello tecnico, anche quando non raggiunge picchi elevati (dal 35’ st Calabria sv).
Barella 5,5: L’istinto spesso lo porta a esplorare terreni complicati e redditizi, stavolta l’ispirazione non è quella dei giorni migliori. Si mangia anche un gol nel primo tempo (dal 23’ st Cristante 5,5: Prova a dare una mano almeno dal punto di vista fisico, senza grandi risultati).
Jorginho 4: Butta via una prestazione più che dignitosa sparando altissimo il rigore che poteva portare gli azzurri ai Mondiali. Errore imperdonabile, molto peggio di quello dell’andata per l’importanza del momento e del risultato.
Locatelli 5,5: Inusualmente opaco e poco presente nel centrocampo azzurro, ingabbiato tatticamente dagli svizzeri (dal 13’ st Tonali 6: Si approccia alla gara con la consapevolezza che mostra nel Milan e qualcosa con lui migliora in mezzo al campo).
Chiesa 6: Il primo ad accendersi davvero tra gli attaccanti italiani e per un po’ è anche l’unico, con le sue iniziative, la sua velocità e anche un po’ di sano egoismo. Con il passare dei minuti però s’innervosisce.
Belotti 5: La maglia azzurra non compie miracoli su di lui. Continua il suo lungo periodo complicato, fatto di difficoltà tecniche e di scarso feeling con il resto della squadra (dal 13’ st Berardi 6,5: Entra bene in partita sulla fascia destra e prova a creare qualcosa che prima non si era visto. Guadagna anche un rigore purtroppo inutile).
Insigne 5,5: Una di quelle partite in cui la sua scarsa ispirazione evidenzia più del dovuto la sproporzione fisica con gli avversari, che non lo fanno mai passare. Però inventa il lancio per l’1-1 segnato da Di Lorenzo (dal 35’ st Raspadori sv).
Mancini 5,5: Non è facile gestire un post-Europeo e non è facile costruire una squadra così tormentata dalle assenze. Ma almeno c’è stata una reazione dopo lo svantaggio. Però viene da chiedersi se fosse il caso di affidare il rigore decisivo ancora a Jorginho.

SVIZZERA
Sommer 6,5: Tanti anni ad alti livelli gli hanno dato sicurezza e credibilità che trasferisce anche ai compagni di reparto. Mezzo miracolo al 75’ su tiro di Insigne deviato.
Widmer 6,5: Non soffre il duello con Insigne, anzi ha l’intraprendenza e la forza di andare a segnare il gol del vantaggio con un tiro fenomenale.
Schaer 6,5: Sempre puntuale nelle chiusure, dove non arriva con la tecnica arriva con l’esperienza.
Akanji 6,5: Forza fisica allo stato puro, è il perfetto complemento per il compagno di difesa Schaer.
Rodriguez 6: Rimesso a giocare nel suo ruolo naturale di terzino sinistro svolge il compito con  diligenza anche se senza squilli (dal 23’ st Garcia 4: In poco tempo riesce a combinare il peggiore dei guai, travolgendo Berardi per il rigore).
Freuler 6,5: Solito motorino inarrestabile, riempie spazi e tempi in mezzo al campo dove Zakaria si vede di più ma solo per la stazza.
Zakaria 7: Fisicamente e tecnicamente la s ua presenza in mezzo al campo si fa sentire, giocatore giustamente corteggiato da diverse squadre italiane.
Steffen 6: Compiti tattici precisi svolti in maniera diligente, magari a scapito delle sue giocate individuali ma con grande utilità (dal 23’ st Imeri 6: Spicchio di partita ordinato, senza alti e bassi).
Shaqiri 6,5: Fisicamente non sarà il prototipo dell’atleta perfetto, ma a pallone sa giocare e lo dimostra ancora una volta (dal 35’ st Sow sv).
Vargas 7: Pericolo costante sulla fascia sinistra, difficile da arginare come quando va via in velocità per suggerire il vantaggio svizzero (dal 41’ st Zequiri sv).
Okafor 6,5: Non è una prima punta di ruolo ma svolge questo ruolo in maniera preziosa, creando spesso difficoltà alla difesa azzurra (dal 35’ st Frei sv).
Yakin 6,5: Con parecchie assenze da tamponare, riesce a impostare molto bene quelli che ha a disposizione.

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