IN POLONIA-INGHILTERRA

Insulto razzista a Walker, la Federcalcio inglese accusa Glik

Il difensore del Benevento si difende: "C'è stata una rissa verbale e niente altro"

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Coda di polemiche dopo Polonia-Inghilterra. La Federcalcio inglese ha accusato Kamil Glik di insulti razzisti nei confronti di Kyle Walker. L'accusa di razzismo è stata fatta fuori dagli spogliatoi all'intervallo da membri della federazione inglese, a Glik, alla federazione polacca e al quarto ufficiale. Il difensore del Benevento nega tutto: "C'è stata una rissa verbale e niente altro". La Fifa ha aperto un'indagine.

Getty Images

La FIFA sta indagando sulla rissa scoppiata in campo poco prima dell'intervallo del match di Varsavia. Le telecamere hanno ripreso Glik mentre sembrava pizzicare il collo di Walker direttamente di fronte all'arbitro Daniel Siebert.

"Conosco i giocatori e sono certo che non l'hanno fatto e mai lo farebbero - ha detto il portavoce della Polonia -. Neghiamo completamente qualsiasi accusa di illecito". “C'è stata una rissa, più tardi volevo stringere la mano a Walker ma non ha accettato. C'è stato uno scontro verbale, ma non è successo più niente" la difesa di Glik.

La Fifa, intanto, studia il caso e prende tempo. "La FIFA sta analizzando i resoconti ufficiali della partita di qualificazione alla Coppa del Mondo tra Polonia e Inghilterra. Le informazioni rilevanti saranno valutate dagli organi disciplinari competenti al fine di decidere sui prossimi passi”.

 

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