PAGELLE MOTOGP

Aprilia power a Silverstone, Bagnaia si accontenta, dura lezione per Bezzecchi

I piloti della Casa di Noale brillano nelle notre annotazioni sui protagnoisti del nono appuntamento del Mondiale

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Aprilia power a Silverstone, Bagnaia si accontenta, dura lezione per Bezzecchi - foto 1
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ALEIX ESPARGARO: VOTO 9 La quarta fila al via imponeva una prova volitiva e il maggiore dei fratelli Espargarò la mette subito nel mirino, alternandosi con il compagno di squadra Vinales e con Binder nel fiaccare la resistenza di Bagnaia. Tiene i nervi saldi e la testa sulle spalle nella sfida intestina con il connazionale, poi lancia un attacco irresistibile a Bagnaia a due chilometri dalla bandiera a scacchi, quando i più di sarebbe arresi all'evidenza. Certo, il campione in carica non è disposto a fare pazzie (e non ne ha bisogno), ma l'impresa di Aleix resta. 

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FRANCESCO BAGNAIA: VOTO 8,5

Aleix Espargarò e l'Aprilia negano al campione in carica il colpo del ko e comunque una bella botta al morale altrui. Bagnaia prova a giocarsela fino in fondo e porta a casa un secondo posto che gli consente comunque di allungare ancora sul più diretto inseguitore, che è sempre Jorge Martin. Pecco infila uno dopo l'altro Bezzecchi e Miller nelle prime battute, poi gestisce per buona parte delle operazioni, aiutato anche dall'uscita di scena di Bezzecchi e dalla bagarre alle sue spalle tra le Aprilia e la KTM di Binder. Il finale non è quello sognato ma il bicchiere è comunque mezzo pieno, anche qualcosa di più.

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MARCO BEZZECCHI: VOTO 5

Il secondo posto della Sprint doveva fare da rampa di lancio per il ben più remunerativo bottino domenicale. Niente di tutto questo: la scivolata di Stowe è un inciampo grave ma non irrimediabile, anche se il ruolo di sfidante ufficiale di Bagnaia è ora un po' più saldamente sulle spalle di Martin. Due settimane passano presto e a Spielberg Bezzecchi può puntare a rifarsi. Poi però non saranno più concesse distrazioni di sorta.

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BRAD BINDER: VOTO 7,5

Il suo compagno di squadra JACK MILLER fa fuoco e fiamme al via ma si spegne nell'arco di pochi giri (VOTO 5), poi tocca al sudafricano mischiarsi alle Aprilia ufficiali e clienti, mettendo infine piede sul gradino più basso del podio. Brad si conferma pilota solido e quadrato. Continua a mancargli (quest'anno) l'acuto domenicale, che è però indispensabile per fare il salto di qualità. 

MAVERICK VINALES: VOTO 6,5

Sulla pista della sua prima vittoria in MotoGP, Maverick risveglia antichi istinti e si rende protagonista di un bell'inseguimento iniziale ai quartieri alti della classifica, poi lascia (malvolentieri, si capisce) ma inevitabilmente il ruolo di incursore Aprilia ad Espargarò, cedendo inaspettatamente le armi nel finale pure alla RS-GP clienti di Oliveira. Il terzo posto nella Sprint del sabato non autorizza a stiracchiare più di tanto la sufficienza.

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MIGUEL OLIVEIRA: VOTO 7

Le condizioni incerte del finale di gara gli forniscono l'aiutino che cercava per agganciare il treno di testa e mettersi alle spalle l'ufficiale Vinales. Gran bella prova di carattere e di sostanza per il pilota portoghese (spesso sfortunato quest'anno) che sfrutta fino in fondo le occasioni di Silverstone per sfiorare la missione-podio e - immaginiamo - fare un bel salto di qualità anche nella considerazione da parte della cabina di regia della Casa di Noale. 

JORGE MARTIN: VOTO 5

Ha la peggio nel contatto della prima curva dopo il via con Binder (poi terzo al traguardo...). Emerge dai bassifondi della classifica per portarsi a casa un sesto posto da amaro in bocca, anche se contro le Aprilia di Silverstone difficilmente avrebbe potuto andare molto più avanti. Resta il primo ma distante rivale di Bagnaia. Per coltivare il sogno iridato serve ben altro e Jorge non ce lo ha ancora mostrato, almeno non con la continuità necessaria.

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ENEA BASTIANINI e FABIO QUARTARARO: VOTO 5,5

L'italiano bisticcia con l'ex Cannibale Marquez, il francese con Luca Marini. Un weekend da incubo per il Diablo e uno ancora una volta nell'ombra per la "Bestia". Mancano (e tanto) alla storia di questa stagione gli acuti di entrambi ma il voto rasenta la sufficienza perché tanto Enea quanto Luca di colpe specifiche ne hanno ben poche e provarci ci provano sempre. È puramente una questione di crisi tecnica Yamaha nel caso di Quartararo ed è solo questione di tempo per Bastianini che - oltretutto - si trova a fare i conti con la presenza nel garage a fianco di uno che - per tornare qualche riga sopra e al di là delle apparenze - è ancora più "Bestia" di lui: nel senso della cattiveria agonistica, s'intende!

ALEX MARQUEZ: VOTO 7

Il voto si riferisce alla bella vittoria nella Sprint della vigilia, portata nel campo del team Gresini con una - purtroppo per Alex ancora isolata - performance senza macchia. Fa poca strada nel GP domenicale, tradito dal cambio della Desmosedici celeste. VOTO 4 a suo fratello MARC MARQUEZ, ormai l'ombra del Cannibale che fu e non più in grado di fare la differenza con una Honda incredibilmente allo sbando. Emblematica (e anche un po' inspiegabile, appunto), la caduta dopo il contatto con la Ducati di Bastianini. È ora di cambiare strada ma forse anche di pensare (lui) a cosa fare da grande e (lei) al piano B, che non ha sicuramente le fattezze di JOAN MIR (VOTO 3), impalpabile e subito a terra.

 

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