ORA PARLA IL CAMPO

Tra rose infinite, esuberi e turnover obbligatori: le big dopo il mercato

Gli acquisti e le cessioni delle squadre più importanti disegnano un nuovo assetto del campionato di Serie A

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Dopo settimane di trattative, discussioni, affari saltati e sogni più o meno infranti, il mercato si è fermato. Ora tocca al campo. A parte tutti i grandi nomi fatti e poi restati nel loro campionato (Messi e Suarez su tutti), le big della Serie A sono uscite cambiate, chi può chi meno, dalla campagna acquisti/cessioni. Cerchiamo di capire come, tenendo conto che, nonostante l'emergenza economica, non sono mancati i colpi, anche se a prezzo contenuto. 

JUVE: UN ATTACCO SUPER E TURNOVER OBBLIGATORIO
Non è arrivato Dzeko, non è arrivato Suarez ma con il colpo Chiesa Pirlo si ritrova una rosa impressionante dalla metà campo in su. Siccome è impossibile pensare di fare coesistere il nuovo arrivato con Dybala, Morata, Ronaldo e Kulusevki, ci sarà ampio spazio per le rotazioni. Considerando che anche Ramsey è un centrocampista offensivo e che il nuovo allenatore ha dimostrato di puntare su di lui, sarà interessante vedere come sarà la nuova Juve. Per fortuna di Pirlo sono arrivati due recuperatori di palloni in mezzo come Arthur e McKennie

INTER: ROSA INFINITA A CENTROCAMPO E ALTERNATIVE SULLE FASCE
Forse Conte si aspettava qualcosa di diverso. Di certo c'era la volontà di sfoltire le presenze in mezzo al campo. Resta il fatto che l'Inter si ritrova con tantissime alternative, magari anche troppe. E' arrivato Vidal, è tornato Nainggolan, sono rimasti Brozovic, Sensi, Barella, Gagliardini ed Eriksen. Conte, viste le caratteristiche dei suoi, ormai ha deciso di puntare sul trequartista, da scegliere di volta in volta tra i tanti che possono occupare quel ruolo. Tanta scelta anche sulle fasce con gli arrivi di Hakimi e Darmian e il rientro di Perisic. 

MILAN: SISTEMA COLLAUDATO E INSERIMENTI MIRATI
Pioli ha ormai trovato una struttura tattica che permette ai suoi delle giocate automatiche. All'interno di un gioco ormai mandato a memoria sono state inserite alternative di livello per i due in mezzo al campo (il colpo Tonali) e per le tre mezzepunte (sono arrivati Brahim Diaz e Hauge). Aver tenuto Ibra è sicuramente il colpo migliore, visto che lo svedese è quello che detta i movimenti offensivi della squadra. L'arrivo di Dalot permetterà una spinta costante sulla destra, oltre a quella garantita dall'altra parte da Theo Hernandez. 

NAPOLI: CAMBIO DI MODULO PER ESSERE PIU' OFFENSIVO
Rosa sfoltita (Allan, Callejon, Ounas, Younes le partenze più importanti), pochi arrivi ma fondamentali per l'idea di calcio di Gattuso. Davanti, l'acquisto di Osimhen cambia la struttura di gioco con il nigeriano che diventa il perno centrale con Lozano (o Politano), Mertens e Insigne a supportare ed esaltare la sua velocità. Petagna garantisce la presenza fisica quando ci sarà da cercare i palloni lunghi. Bakayoko è perfetto per il centrocampo a due. La difesa è rimasta immutata e in più è arrivato Rrhmani.

LAZIO: PICCOLI RITOCCHI AL SOLITO 3-5-2
Simone Inzaghi ha dato ormai da tempo una logica precisa ai suoi. Senza nessuna intenzione di cambiare un sistema di gioco che ha portato la Lazio in Champions League. Fares aggiunge qualcosa nella ricerca delle soluzioni offensive sulle fasce, Muriqi garantisce la possibilità di sfruttare le soluzione aeree non solo affidandosi a Milinkovic Savic e Andreas Pereira può essere un'alternativa alla fantasia di Correa come seconda punta. 

ATALANTA: UNA TREQUARTI DA URLO PER UNA ROSA DA IMPEGNI RAVVICINATI
Al Papu Gomez, Pasalic, Ilicic e Malinovski si sono aggiunti Miranchuk e Pessina. Per i due posti sulla trequarti (o come alternative ai centrocampisti centrali vista la duttilità di alcuni di loro), l'Atalanta potrebbe mettere in campo anche una squadra B o C. Davanti, a Zapata e Muriel, si è aggiunto l'olandese Lammers. Il resto lo fa un gioco collaudato, che sfrutta le soluzioni fascia per fascia (ora è arrivato anche Depaoli) e la possibilità di alternare le due punte più un trequartista alle spalle degli attaccanti alle due mezzepunte dietro un solo riferimento offensivo. E le possibilità di scelta, in questo senso, a Gasperini non mancano di certo. 

ROMA: TANTE PARTENZE MA SCELTE OCULATE
Se n'è andata un'autentica batteria di trequartisti (Perotti, Under e Kluivert) ma è arrivato Pedro che con Carles Peres Mhkitaryan e Pellegrini sarà una delle possibili scelte di Fonseca per i due posti da mezzapunta. Davanti è restato Dzeko, fondamentale per fare salire la squadra. In più, è arrivato Borja Mayoral, un'alternativa importante o la garanzia di poter anche variare il sistema di gioco. Dietro, nell'ormai collaudata difesa a tre, partito Kolarov, si è aggiunto Kumbulla. Ma il vero colpo è essere riusciti a tenersi Smalling. 
 


 

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