Tonali, il "comandante" vale già 50 milioni: Juve, Inter e Napoli pronte allo "scontro"

Un impatto da leader con la Serie A per il centrocampista del Brescia classe 2000

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Un comandante, per quanto giovane, deve stare in mare. Vale per la marina ma anche per il calcio. Se hai le doti del condottiero, devi essere sempre lì in mezzo al campo, devono perdonarti qualche errore e devono seguire i tuoi ritmi, se ce la fanno. Quella del Brescia è una scelta ben precisa: Sandro Tonali è un comandante e deve comandare. La partita contro la Juventus ha dimostrato che quella del duo Cellino-Corini è stata una decisione azzeccata al cento per cento.

SENZA MACCHIA E SENZA PAURA
La pagella di Sportmediaset non lascia spazio ai dubbi: “Tonali 6,5 - Supera bene l'esame con il centrocampo della Juve. Gioca con grinta e personalità, al servizio di idee parecchio interessanti”. Ma al di là di tutto, il ragazzo bresciano ha riempito gli occhi per quell’autorevolezza che l’ha contraddistinto contro gli otto volte campioni d’Italia. Se qualcuno non l’avesse mai sentito nominare, si sarebbe accorto al primo sguardo dell’assoluto valore di questo giocatore. C’è molto di suo nel gol del vantaggio bresciano realizzato da Donnarumma. C’è il suo timbro su quasi tutte le iniziative che hanno messo in difficoltà la Juventus. Un giocatore che avrebbe potuto tranquillamente trovare posto nella squadra avversaria, quella dei cannibali che hanno vinto tutto e che vogliono vincere ancora di più. Brescia ha una tradizione importante nel ruolo di Tonali, ha visto le geometrie di Pep Guardiola e le veroniche di Andrea Pirlo. Ha ammirato in cabina di regia anche un certo Eugenio Corini, che oggi è l’allenatore di questa squadra e soprattutto il portatore di una certezza assoluta: “Sandro è molto più forte di quanto lo ero io. Incredibile l’equilibrio con cui affronta le cose e come ha vissuto i cambiamenti di questi ultimi mesi. Ha qualcosa di diverso, dobbiamo solo accompagnarlo verso una grande carriera”.

CELLINO E QUEI 50 MILIONI
È stata un’estate caldissima per Tonali, accostato a quasi tutte le grandi squadre. Ma già oltre un anno fa l’Inter aveva fatto un tentativo, offrendo 10 milioni più bonus e sentendosi rispondere che per meno di 20 non si iniziava nemmeno a discutere. Poi è entrata in scena la Juventus, con la proposta di pagarlo una ventina di milioni più un paio di giocatori in prestito, con l’accortezza di lasciare il ragazzo in prestito per una stagione alla corte di Cellino. Se fosse rimasto al Chelsea, Sarri avrebbe fatto l’impossibile per portare a Londra quello che ritiene l’alter ego perfetto di Jorginho. Negli ultimi giorni di mercato la Fiorentina aveva strappato un mezzo “sì” al ragazzo, salvo poi farsi sbattere in faccia un secchissimo “no” da parte del Brescia. Cellino ha resistito a tutte le offerte, con un obiettivo preciso: vendere Tonali alla fine di questa stagione per 50 milioni. Inter e Juventus sono avvisate, ma in Italia da tempo si è aggiunto alla lista anche il Napoli. Dall’estero sono stati segnalati poi osservatori costantemente accreditati al Rigamonti e inviati da Manchester United, Borussia Dortmund, Ajax e Paris Saint Germain. Con questi nomi in corsa, Cellino può decisamente preparare i forzieri per accogliere una valanga d’oro. Con la Juventus. Tonali ha superato l’esame di maturità e può tranquillamente iscriversi all’università del calcio. Con una garanzia in più: è nato del 2000 (l’8 maggio) e i ragazzi del 2000 stanno dimostrando di avere qualcosa di speciale.

 

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