"Se si entra in una dinamica in cui il club vuole un certo giocatore e lo ingaggia a prescindere dall'opinione del manager o viceversa sarà un problema. Da fuori può sembrare diverso, ma alla Roma non abbiamo mai avuto questo problema". Lo ha detto Tiago Pinto al Thinking Football Summit organizzato in Portogallo. "Sappiamo che tipo di giocatori possiamo ingaggiare in base alle esigenze che abbiamo - ha aggiunto - C’è un ambiente sano per cercare giocatori in linea con la strategia del club, che l'allenatore conosce, apprezza e che possano essere risorse per la squadra, ma allo stesso tempo devono anche esserci le condizioni per ingaggiarlo. È la cosa più difficile, perché richiede molto dialogo, molte analisi, ma è l'unico modo per avere successo". Poi un commento sulla crescita del calcio arabo. "È un progetto con un obiettivo a medio - lungo termine e dobbiamo essere preparati a questa realtà - ha spiegato Pinto - Credo che sia un fenomeno che è nato economicamente ma ora è anche sociale, nel senso che il giocatore inizia a sentirsi attratto dal trasferirsi in un campionato dove ci sono altri grandi calciatori. Alla Roma - ha concluso - quest'anno è successo con Ibanez, un giocatore di 23 anni che ora è nella nazionale brasiliana. Quando hai la possibilità di giocare con giocatori come Firmino, Mahrez o Allan Saint-Maximin, sei su un altro livello".
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tiago Pinto: "A Roma i giocatori li scegliamo con Mou e proprietà"
"Se si entra in una dinamica in cui il club vuole un certo giocatore

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