Conte alla macchina della verità delle Iene: "Al 60% allenerò in Italia"

L'ex ct glissa sulle possibili squadre ma quando si parla di Inter (e Psg) le sue pulsazioni salgono

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"Se l'anno prossimo allenerò in Italia? Ci sono buone probabilità, come anche che allenerò all'estero. Ma c'è anche la probabilità di restare fermo". Così Antonio Conte, intercettato da Le Iene e sottoposto alla macchina della verità dai due inviati Stefano Corti e Alessandro Onnis che gli hanno chiesto ovviamente delucidazioni sul suo futuro.

"La priorità è andare in una società che mi permetta di lottare per vincere" ha proseguito l'ex tecnico del Chelsea. Va bene, fin qui nulla di particolarmente sorprendente, ma quante sono le possibilità che torni ad allenare in Italia: "Il 60% di probabilità. Poi c'è un 30% che vada all'estero e il 10% che rimanga ad aspettare".

Abbottonato sin qui, pronto a negare tutto, invece, quando le domande si fanno più specifiche ed escono i nomi di Milan, Juve, Inter, Roma e Psg: un no a tutte le domande da parte dell'ex ct azzurro perché  "non posso dire sì per nessuna squadra visto che non c'è niente". Però... Però lo stress prontamente rilevato dalla macchina della verità che ha registrato un aumento delle pulsazioni quando gli viene chiesto se avesse mai recentemente incontrato l'ad nerazzurro Marotta qualcosa in realtà dice. Una situazione analoga quando si parla del Psg. Meno tensione quando invece nega i presunti incontri con Paolo Maldini e Andrea Agnelli. Indizi utili per decifrare il futuro dell'ex ct? Probabilmente sì.

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