LO STUDIO

Il Covid influenza il mercato europeo: spesi due miliardi in meno rispetto al 2019

Tra i cinque principali campionati del vecchio continente comanda la Premier League, Serie A al secondo posto

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L'effetto pandemia non risparmia nessuno, nemmeno la sessione estiva del calciomercato. Secondo uno studio di Calcio e Finanza, nei 5 principali campionati europei sono stati investiti complessivamente 3,13 miliardi di euro. Una cifra che, se comparata a quella del 2019 che fu di 5,025 miliardi, evidenzia un calo di 1,89 miliardi, vale a dire una flessione del 38%. Si torna ai livelli dell'annata 2016/17, quella che anticipò le follie che il Paris Saint-Germain fece per Neymar, con la spesa monstre da 222 milioni di euro a fare da spartiacque a una serie di operazioni multimilionarie.

Un po' a sorpresa, tra i 5 maggiori campionati europei la nostra Serie A occupa il secondo posto con investimenti per 726 milioni di euro, che rappresentano comunque una flessione rispetto ai 1.180 dell'anno passato. La vetta è dominata dalla Premier League, che fa registrare movimenti per 1270 milioni a fronte dei 1550 del 2019, mentre sul gradino più basso del podio troviamo la Liga e i suoi "soli" 412 milioni. Nel caso del campionato spagnolo il confronto con la scorsa sessione estiva è impietoso: ben 908 milioni in meno. Incide e desta stupore l'immobilismo quasi totale del Real Madrid nei movimenti in entrata. 

Al quarto posto la Ligue1, che con 404 milioni è l'unica lega a chiudere il mercato con un incremento, registrando un +167. Le due operazioni più costose del campionato francese riguardano il riscatto di Mauro Icardi da parte del PSG (50 milioni) e il passaggio di Jonathan David dal Genti al Lille, costato 32 milioni. Chiude la top 5 la Bundesliga, dove i milioni investiti per rinforzare le squadre sono stati 323, ben 620 in meno dell'anno scorso. 

Per rendere ancora meglio l'idea di quanto il Covid-19 abbia influenzato le operazioni delle big europee, basti pensare che in questa sessione l'acquisto più caro è stato quello del Chelsea per il cartellino di Kai Havertz, costato ai Blues 80 milioni. Nel solo 2019, l'Atletico Madrid ne spese 126 per Joao Felix, il Barcellona 120 per Griezmann e il Real Madrid 115 per Hazard, solo per citare i cambi di casacca più onerosi. 

IL CHELSEA SPENDE PIU' DI TUTTI, JUVE E INTER STESSO SALDO. IN ATTIVO NAPOLI, ATALANTA E MILAN, SOLO CESSIONI PER IL REAL

Non solo Havertz, ma anche Timo Werner, Ben Chilwell e Hakim Ziyech. E' il Chelsea la regina europea del calciomercato 2020, a fronte di una spesa complessiva di 247 milioni di euro (dati Trasnfermarkt, che ha stilato una classifica delle 250 squadre che hanno speso o guadagnato di più in trasferimenti in questa sessione di mercato).

Completano il podio Manchester City e Barcellona. Quarta è la Juventus che spende 110,20 milioni incassandone 96,50. Saldo negativo di -13,70, che è simile a quello dell'Inter - ottavo in questa speciale classifica - che con 97 milioni spesi e 83,70 incassati chiude a -13,30.

La terza squadra italiana che ha speso di più è il Parma: 80 milioni di euro. Pesano principalmente i riscatti di Inglese (18 milioni), Karamoh (8), Grassi (7) e Kurtic (4). Il saldo è di -75. Calciomercato economicamente virtuoso invece per Napoli (+41 milioni) e Atalanta (+16), la Dea aiutata molto dalle eccellenti cessioni in Premier League di Timothy Castagne e Diallo Traorè. Saldo attivo anche per il Milan (+35 milioni), che però spende meno sia dei partenopei che degli orobici. Numeri negativi sia per la Roma (-14 milioni) che per la Lazio (-20). 

Fa impressione l'assenza in questa classifica del Real Madrid, che aveva abituato negli anni a fare spesso spese faraoniche per comprare i propri calciatori. La casella degli acquisti quest'anno dice 0€ spesi, solo rientri dal prestito: Ödegaard, Kubo e Reguilòn, poi rivenduto al Tottenham per 30 milioni di euro. I merengues registrano infatti entrate per 98 milioni di euro. Fra questi ci sono anche quei 40 spesi dall'Inter per assicurarsi Hakimi.

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