La Serie A meta di sempre più campioni "agé": in questa sessione di mercato sono tanti gli over34 ad aver scelto l'Italia come prossimo passo: da Modric e De Bruyne fino ai ritorni di Immobile, Bernardeschi e Dzeko. Una filosofia sui trasferimenti non condivisa da Paolo Di Canio che, in una intervista alla Gazzetta dello Sport, ha parlato così dei nuovi arrivi: "Non voglio fare il distruttore, ma ho due analisi. La prima: godrò delle loro giocate, ma mi dispiace che nessuno li ha cercati in Europa. Neanche le terze, le quarte o quinte forze. Noi li abbiamo presi nelle prime. Vedremo gli esterni del croato o i passaggi del belga, con ritmi, tempi e spazi più facili per loro. Però il calcio italiano, da Ronaldo a Ribery, fa arrivare gente al crepuscolo.
Voglio usare un termine in modo simpatico e non dispregiativo: il cimitero degli elefanti nobili. Da bambini dicono che guardavano il nostro calcio, però ci arrivano a 40 anni. Vengono in piazze meravigliose, ma in un torneo che per i loro ricordi è quello del 2006, dei campioni del mondo, con Cannavaro, un difensore, Pallone d’oro".