Emanuele Calaiò ha spiegato in conferenza stampa la decisione di ritirarsi dal calcio giocato dopo appena tre giornate di campionato, restando alla Salernitana in veste di dirigente. "Mi dispiace che parte della mia famiglia ci sia rimasta male, ma ho ragionato con la mia testa e sono convinto di aver preso la strada giusta. Posso assicurarvi che a gennaio e a giugno mi sono arrivate moltissime richieste, ma quando sposo un progetto intendo portarlo avanti. Voglio completare il mio percorso con la Salernitana, seppur in veste diversa. C’era già stato un discorso con la proprietà e con la dirigenza, ho soltanto anticipato i tempi perché ho avuto paura di ritrovarmi a giugno a girarmi i pollici in casa senza fare nulla. Non ho rimpianti: se a 38 anni ti prospettano un nuovo lavoro e una prosecuzione di carriera in un’altra veste non puoi non pensarci... Dico che non ho rubato nessuno stipendio, c’erano proposte economiche più vantaggiose e club che, fino a 15 giorni fa, mi proponevano due anni di contratto”.