FUTURO INCERTO

Barcellona, Lautaro per convincere Messi. Ma Leo non crede nel progetto Koeman

In Catalogna continua il tormentone e i dubbi sul futuro del 10 blaugrana crescono sempre più

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Se a Milano, sponda Inter, sono giornate di attesa, a Barcellona la situazione non è meno febbrile. Il caso Messi tiene banco in casa blaugrana tanto quanto quello Conte scuote il mondo interista. Entrambi, però, con una data di scadenza più o meno certa: come Suning vuole fare chiarezza entro martedì, così in Catalogna si aspettano che Leo sciolga la propria riserva entro fine agosto, visto che il 30 la squadra riprenderà la preparazione. Giorno dopo giorno i dubbi tuttavia crescono e la paura di perdere il numero dieci cresce: da più parti (vedasi per esempio i due quotidiani sportivi della città, Mundo Deportivo e Sport) inizia a filtrare il fatto che, al di là delle frizioni attinenti al passato, Messi non si fida neppure delle prospettive future del club: non sarebbe cioé convinto del progetto Koeman e non gradirebbe affatto il repulisti messo in atto dalla dirigenza nei confronti della vecchia guardia barcelonista. Insomma, bene cacciare Setien e Abidal ma scegliere il tecnico olandese per il nuovo corso e dare il benservito a molti senatori blaugrana non sarebbero state decisioni gradite.

In quest'ottica, con un Messi dato non solo in orbita Psg (dove ritroverebbe l'amico Neymar) ma anche e soprattutto fortemente corteggiato dall'Inter, ecco che una carta per convincere Leo a restare arriva proprio da Milano: sarebbe infatti Lautaro la via per trattenerlo ancora in Catalogna. Così, su indicazione del presidente Bartomeu e con il pieno sostegno di Koeman, il Barcellona fa filtrare che presto tornerà alla carica per l'attaccante nerazzurro. Un gioco delle parti alimentato da non casuali soffiate su cui continua invece a pesare un fatto inequivocabile: il silenzio di Messi. Un silenzio che giorno dopo giorno viene percepito come sempre più minaccioso.

La clausola stessa dell'argentino, si scrive apertamente a Barcellona, non può essere considerata uno scudo protettivo invincibile: i 700 milioni dietro cui si è trincerato Bartomeu vengono descritti insomma come puramente teorici perché se Messi manifestasse apertamente la decisione di andarsene la sola soluzione possibile sarebbe quella scelta nel 2018 da Florentino Perez con Ronaldo. Per ora, come detto, tutto però tace. Ma è un silenzio che spaventa sempre più.

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