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Ancelotti-Brasile, a Rio non ci credono più

30 Apr 2025 - 23:33

Dalla Spagna al Brasile il coro mediatico è unanime: è sfumata la possibilità che Carlo Ancelotti diventi il ct della nazionale brasiliana, e anche il primo tecnico straniero ad allenarla. Come hanno confermato persone a lui vicine, Ancelotti è stato a Londra per parlare con gli emissari della Cbf, la federcalcio brasiliana, ma l'incontro si è risolto con un nulla di fatto. L'oggetto del desiderio del presidente federale Ednaldo Rodrigues ha infatti ribadito il proprio desiderio di guidare il Brasile ma, per una questione di rapporti con il Real Madrid, club con il quale desidera mantenere ottimi rapporti, gli sarebbe stato impossibile farlo nelle due partite delle qualificazioni mondiali che la Seleçao deve giocare a inizio giugno. Inoltre Ancelotti, non intenzionato a dimettersi, in caso di addio al Real, leggi esonero, pretenderebbe dal Real il pagamento dell'intera cifra prevista dal suo contratto con il Madrid, società dalla quale dovrebbe quindi avere, secondo i calcoli fatti dalla stampa brasiliana, 13 milioni di euro. Che però Florentino Perez, indispettito dalle voci su un già raggiunto accordo verbale tra Ancelotti e la Cbf, ha fatto sapere di non voler pagare. In più, all'attuale tecnico del Real non è piaciuta la presenza intorno a questa trattativa di personaggi che lui nemmeno conosce e che non lo rappresentano in alcun modo. Così alla fine si sarebbe deciso a dire no al Brasile, e Rodrigues si è convinto a puntare sui portoghesi Jorge Jesùs e Abel Ferreira, attualmente uno all'Al Hilal appena eliminato dai connazionali dell'Al Ahli nelle semifinali della Champions asiatica, e l'altro al Palmeiras, con cui in Sudamerica ha vinto tutto. In mezzo a tutto ciò il paradosso che intanto le convocazioni per la partite contro l'Ecuador (5 giugno) e Paraguay (10 giugno) le faranno il coordinatore della nazionali maschili Rodrigo Caetano e l'ex difensore della Roma Juan, assistente tecnico rimasto nei ranghi federali anche dopo l'esonero di Dorival Junior. A ingarbugliare la vicenda si sono messe anche le voci, rilanciate dai media spagnoli e da O Globo, di una faraonica offerta per Ancelotti dall'Arabia Saudita, Ma non per allenare la nazionale, saldamente nelle mani del francese Hervé Renard, ma l'Al Hilal nel caso Jesùs vada a guidare proprio il Brasile, o l'Al Ahli, perché l'attale tecnico, il tedesco Matthias Jaissle, nel caso perda la finale di Champions contro Kawasaki Frontale o Al Nassr, non verrà confermato. La proposta economica dei sauditi ad Ancelotti sarebbe di 40 milioni all'anno, quella dei brasiliani era di 10, un record per le latitudini sudamericane. Sullo sfondo un'altra federazione calcistica, quella del Canada (paese della moglie di Ancelotti), spera che il 'nocchiero' del Real faccia quella "scelta di vita" di cui parlò in passato e passi sulla panchina della nazionale della foglia d'acero. Un ritorno in Italia, Milan o Roma come invocato anche da Sacchi, sembra invece più ipotesi meno concreta.

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