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Recensione Xiaomi Smart Band 10: è sempre lei ma più bella. Con la chicca della ceramica

Il display diventa più grande e le cornici simmetriche, per il resto pochi cambiamenti. Ma attenzione alla versione in ceramica

di Stefano Fiore
27 Giu 2025 - 11:53
 © Ufficio Stampa

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Xiaomi Smart Band 10 è disponibile sul mercato con prezzi a partire da 49,99 euro e, a un occhio poco allenato, potrebbe sembrare uguale alla versione 2024. Non possiamo dare del tutto torto a chi si ferma alle prime impressioni ma, dopotutto, siamo arrivati a un punto in cui è molto difficile offrire più di quel che già c'è perché le dimensioni del display, già importanti per una band, passano da 1.62" a 1.72" e guadagnano la simmetria delle cornici che rendono il design di colpo più bello: piccoli passi, obbligati, per non sconfinare nel campo degli smartwatch dato che chi sceglie una band solitamente antepone la portabilità alle funzioni.

Non che qui non ce ne siano, sia chiaro, ma è ovvio che lo scopo di Xiaomi Smart Band 10 è quello di avere al polso un'estensione molto light dello smartphone a cui si collega via bluetooth 5.4 tramite l'app Mi Fitness: un'occhiata e via alle notifiche, monitoraggio di salute e fitness più funzioni basilari come timer, cronometro, sveglia e via dicendo. Come dicevamo, le caratteristiche tecniche riflettono quelle che già conosciamo bene, a partire dalla batteria di 233mAh che promette fino a 21 giorni di utilizzo standard, poi dipende sempre da quanto si tengono attivi i vari sensori e, soprattutto, l'Always On Display (a quel punto parlando di autonomia è più realistico stare attorno ai 10 giorni), con ricarica da 0 a 100% in un'oretta.

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Ricco il piatto dedicato al lifestyle, con oltre 150 modalità di allenamento monitorate (sei automatiche) con metriche avanzate come VO₂ max, carico di allenamento e tempo di recupero. Xiaomi promette di aver migliorato la modalità nuoto, che non abbiamo avuto modo di testare ma ricordiamo la resistenza sino a 5 ATM e 50 metri, mentre restano piuttosto fedeli le altre rilevazioni, dai passi alla frequenza cardiaca sino ai livelli di ossigeno nel sangue (SpO₂) e dello stress. Corposo pure il capitolo dedicato al sonno, che ora combina il monitoraggio tradizionale con due nuovi parametri: efficienza e andamento, così da offrire una visione più completa della qualità del riposo notturno.

Tutto questo mostrato sul display AMOLED da 1.72", con risoluzione di 326 PPI e 60Hz di aggiornamento e con un picco di luminosità aumentato sino a 1500 nit che ha garantito buona leggibilità anche sotto al sole già praticamente estivo di questo fine giugno; importante il sensore di luminosità automatica. Non mancano accelerometro e giroscopio, purtroppo ancora assenti GPS e NFC. L'oliva è in alluminio e disponibile in tre colori, nero, argento e rosa. Ma quest'anno c'è la chicca della versione bianca fatta di ceramica, che assicura ulteriore durabilità al costo di 10 euro in più.

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La personalizzazione è un'altra partita in cui si gioca tanto la longevità dei nuovi modelli. Oltre ai tre colori del corpo, ci sono i cinturini in silicone, pelle e acciaio oltre all'accessorio che lo trasforma in ciondolo, quasi a trasformarlo in gioiello moderno. E poi ovviamente, il sistema, che può vantare un numero di quadranti ancora più numeroso, superiamo quota 200 e alcuni integrano una sorta di mini-gioco per passare quei minuti di vuoto che tutti incontriamo nel corso delle giornate: bell'idea! Alla fine mi è mancato solo un tasto fisico, anche piccolo, per quando si va a dormire: potendo contare solo sul display per accendersi/spegnersi, di notte può capitare di attivare lo schermo inavvertitamente mentre se l'accensione potesse essere indirizzata al tasto fisico, sarebbe molto più difficile.

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