© Getty Images
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Marcell Lamont Jacobs festeggia oggi 26 settembre il suo trentunesimo compleanno, 6 giorni dopo la semifinale della 4x100 ai mondiali di Tokyo disputata il 20 scorso, che potrebbe essere stata la sua ultima gara da atleta professionista se, i propositi di ritiro da lui ipotizzati dopo l'eliminazione nella semifinale dei 100 metri di qualche giorno prima, dovessero concretizzarsi. Per il velocista azzurro, entrato nella leggenda dell'atletica italiana soprattutto per la storica medaglia d'oro olimpica conquistata proprio a Tokyo sui 100 metri il 1° agosto 2021, sarebbe una fine abbastanza anticipata di una carriera ricca di tutti i più importanti successi a livello internazionale, escluso solamente proprio quello in un campionato del mondo a cui tanto puntava a inizio stagione per completare il suo grande slam individuale composto, oltre che dal trionfo a cinque cerchi, dal titolo sia mondiale che europeo al coperto nei 60 metri e da quello europeo all'aperto nei 100 conquistato due volte. A livello di curiosità statistica, il giamaicano Usain Bolt ritenuto universalmente il più grande sprinter di tutti i tempi, chiuse la sua vita agonistica il 12 agosto 2017 ai mondiali di Londra correndo una staffetta 4x100, dove peraltro si infortunò, praticamente alla stessa età di Jacobs, vale a dire a 9 giorni dal suo trentunesimo compleanno del 21 seguente. I motivi per cui il velocista desenzanese sta pensando che forse il suo tempo agonistico sia giunto al termine, partono in realtà dalla fine della scorsa stagione, peraltro per lui molto positiva grazie agli ori europei di Roma nei 100 e nella 4x100, ma anche al suo eccellente quinto posto nella finale olimpica di Parigi sempre nei 100, in quanto come sempre accaduto dal 2021 anno della sua consacrazione, pur in presenza ogni anno di almeno un podio in una grande manifestazione internazionale, ha dovuto convivere con problemi fisici di vario genere che hanno limitato le sue uscite agonistiche. Proprio per questo all'inizio della nuova preparazione per il 2025 Jacobs aveva dichiarato che, se il suo fisico gli avesse ancora dato segnali negativi nel corso dell'anno, avrebbe fatto alla fine delle riflessioni, e va detto purtroppo che mai come nel 2025 gli infortuni si sono ripetuti consentendogli la partecipazione a un solo meeting all'aperto prima dell'appuntamento iridato, peraltro onorato in maniera più che dignitosa, ma sicuramente non sufficiente per le sue aspettative. Per adesso non possiamo fare altro che augurargli buon compleanno, rivivendo le date più significative dei suoi migliori 4 anni, dal 2021 al 2024, pieni di record, trionfi e podi che alla fine sono stati nove tra gare individuali e staffette, ma anche di tanti stop senza i quali certamente avrebbe potuto esprimersi ancora meglio. Redazione Sprintnews