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LE PAGELLE DI IMOLA

Verstappen tutto e subito. Leclerc effetto Paperino, Colapinto non sfonda

La settima tappa del Mondiale "rimanda" al prossimo anno il beniamino di casa Antonelli

di Stefano Gatti
18 Mag 2025 - 19:36
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MAX VERSTAPPEN : VOTO 10

Uno scatto imperfetto al semaforo subito corretto con una staccata da manuale su Piastri al Tamburello. Come spesso gli succesde, Max è uno da tutto e subito e - quando gli dice bene - per la concorrenza la partita vittoria finisce lì. L'olandese ha tramortito il team papaya e poi ha sostanzialmente controllato la gara, incamerando a mani basse la seconda vittoria. Non c'è molto altro da aggiungere. 

OSCAR PIASTRI: VOTO 6,5

Fino al momento del via (anzi anche appena più in là) sembrava predestinato alla quarta vittoria di fila, invece gli è toccato assistere da un posto... in prima fila al quarto successo consecutivo di SuperMax ad Imola. Oscar è stato un po'... pollo alla prima staccata dopo il via, scegliendo di coprire Russell al suo interno mentre Versatappen affondava il colpo sull'altro lato.

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LANDO NORRIS: VOTO 7

Opportunista quanto basta ma bravo - per una volta - a volgere al meglio un fine settimana ben poco brillante in qualifica. Lando ritrova in Italia un po' di morale ma serve ben altro per guastare i piani iridati del suo compagno di squadra. Per non parlare di quella "vecchia" volpe di Verstappen.

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LEWIS HAMILTON: VOTO 8

Imola accende sir Lewis. Finalmente una domenica di pieno sole per il sette volte iridato che - stornando dal conto la vittoria sprint di Shanghai - mette in scena la migliore esibizione della sua ancora fresca campagna ferrarista. Un GP tutto in crescendo, con un atteggiamento positivo e un rapporto con il suo ingegnere di pista Riccardo Adami che sembra finalmente ingranare. Ore c'è da confermare subito il passo in avanti e forse Montecarlo non è proprio lo scenario ideale.

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ANDREA KIMI ANTONELLI: VOTO 5

Argina con un bel piglio Hamilton con la ex macchina di Hamilton nella prima metà del GP ma paga a detta di tutti (noi compresi) l'ansia da prestazione per la sua prima volta in Formula Uno sulla pista di casa. Non dimentichiamo mai che stiamo parlando di un ragazzo di diciotto anni. Già in Formula Uno e quindi cresciuto in fretta ma pur sempre un ragazzo di diciotto anni.

TRATTORE IN PISTA: VOTO 4

A proposito: per rimuovere la Mercedes di AKA ammutolita sul prato della salita tra la Tosa e la Piratella ha fatto spudoratamente il suo ritorno in scena in diretta televisiva mondiale un mezzo di servizio a ruote alte. Undici anni abbondanti dopo la tragedia di Jules Bianchi. Undici anni, vi rendete conto. Okay, la corsa era neutralizzata e le monoposto seguivano ad andatura ridotto la Safety Car ma l'assurdità di fondo della situazione resta. In undici anni la tecnologia ha fatto grandi passi in avanti, le Formula Uno sono bellisime e velocissime, eppure il trattore è sempre lì, a spasso per il pratone della Piratella tirandosene dietro una, mentre le altre diciannove passano appena una ventina di metri più in là.

CHARLES LECLERC: VOTO 6,5

Effetto Paperino: il monegasco ce la mette tutta come sempre ma ad Imola è anche più sfortunato del solito e la sfida finale con Albon rischia di costargli cara. Porta a casa un anonimo sesto posto e tanta amarezza. Per fortuna adesso arriva Montecarlo: il poso giusto per ritrovare morale e dare una svolta (magari solo una tantum, visto il contesto) ad una stagione rosso opaco.

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FRANCO COLAPINTO: VOTO 5

Much Ado About Nothing: molto rumore per nulla, tirando in ballo Shakespeare. L'argentino fatica a togliersi la ruggine di dosso e dopo l'incidente in qualifica fornisce una prova senza acuti alla domenica. Jack Doohan magari sorride sotto i baffi (che non ha), Franco punta dritto su Montecarlo per fare qualcosa di meglio ma forse gli servirebbe una pista più convenzionale. Anzi una pista vera.

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ALEXANDER ALBON: VOTO 8

Mette ancora una volta in ombra Sainz con una Williams quest'anno decisamente competitiva, finendo per vedersela da pari a pari con i ferraristi. Alex si merita una chance in un top team, o meglio una seconda chance in un top team. Intanto però la Williams si mett dietro una Ferrari e una Mercedes, e non per la prima volta quest'anno.

YUKI TSUNODA: VOTO 6,5

Siamo alle solite: al volante della monoposto con la quale Verstappen fa magie, ti aspetteresti qualcosa di più. Yuki però veniva dal brutto incidente delle qualifiche e il punticino racimolato in gara è da considerare un buon risultato. Limitatamente alle circostanze, appunto.

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