FORMULA 1

Spa-Francorchamps e Barcellona... sottosopra: quando la Formula Uno non basta

Il circuito vallone e quello catalano cambiano per aumentare la sicurezza ed ampliare... l'offerta alle due ruote ed alle gare di durata.

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Con il GP di Spagna di Formula Uno in programma la quarta domenica di maggio e quello del Belgio altri tre mesi più in là nel calendario, Barcellona e Spa-Francorchamps affrontano nei mesi in queste settimane lavori di ristrutturazione destinati ad aggiornare entrambi gli impianti (anche nei servizi) e soprattutto a renderli più adatti alle due ruote. Lo storico tracciato semi-permanente tra le alture delle Ardenne in particolare è - già da metà di novembre - un enorme cantiere a cielo aperto.

In pista, ma anche fuori: a Spa-Francorchamps si lavora da quasi due mesi per aggiornare l'impianto ed ottenere dalla FIM (la Federazione Motociclistica Internazionale) l'omologazione necessaria per ospitare la prestigiosa 24 Ore motociclistica. Le opere riguardano in pratica l'intero tracciato: dalla Source a Malmedy, dal Raidillon a Blanchimont. Si tratta in buona sostanza di allontanare i guard rail dalla sede stradale e di ricoprire di ghiaia parte delle vie di fuga attualmente asfaltate.

Particolarmente ingente il volume dei lavori nel tratto Eau Rouge-Raidillon - uno dei punti più spettacolari (ed insidiosi) di Spa-Francorchamps e del panorama mondiale delle corse in circuito. Oltretutto teatro di alcuni gravi incidenti negli ultimi anni: sia nelle gare sport, sia in Formula 2, culminati in quello fatale ad Anthoine Hubert nel 2019.

Sono state ampliate le vie di fuga in asfalto ed è stato inoltre abbattuto lo storico chalet che si trovava nei pressi dello scollinamento del Raidillon. Sarà sostituito (entro la fine di aprile) da una tribuna coperta da 4600 posti a sedere, che comprenderà anche alcune suites VIP. Demolita anche la tribuna sul lato esterno della pista, nella "picchiata" verso la compressione dell'Eau Rouge, lungo il tratto tra il tornante della Source e l'Eau Rouge stessa. Al posto della vecchia struttura, una tribuna meglio integrata con l'ambiente circostante.

 

Per quanto riguarda il Circuit de Catalunya che sorge nell'entroterra di Barcellona ed ha compiuto nel 2021 trent'anni, i lavori sono di entità più contenuta ma ugualmente importanti, soprattutto dopo che - lo scorso autunno - Barcelona ha ottenuto un'estensione di cinque anni del proprio contratto con Formula 1 ed ospiterà quindi il GP di Spagna fino al 2026 compreso.

L'area del paddock è stata sbancata per procedere ad un ampliamento dello stesso. È stato poi demolito il muro in fondo alla via di fuga in ghiaia all'esterno della Curva 4 (per intenderci quella dell'incidente al primo giro del GP del 2016 tra le Mercedes di Hamilton e Rosberg che - restando nel campo dei... lavori pesanti) spianò la strada alla prima vittoria di Max Verstappen nel Mondiale! Anche in questo caso lo scopo dei lavori è quello di innalzare il livello della sicurezza per le due ruote, visto che il circuito del Vallès ospita sia il Motomondiale che la Superbike.

 

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