GP AZERBAIJAN F.1 PROVE UFFICIALI

Qualifiche-thrilling a Baku: Ferrari in pole con Leclerc davanti ad Hamilton e Verstappen. Gasly in seconda fila!

È del pilota monegasco della Ferrari la pole position del Gran Premio dell'Azerbaijan sul circuito cittadino della capitale azera Baku.

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Seconda pole consecutiva per Charles Leclerc e per la Ferrari nelle qualifiche di Baku. Un incidente doppio di Tsunoda e Sainz nelle battute finali chiude in anticipo le prove ufficiali e consegna al GP dell'Azerbaijan una prima fila aperta da Leclerc e completata da Lewis Hamilton (+0.232) mentre Max Verstappen deve accontentarsi della seconda fila con il terzo tempo. Al suo fianco l'attuale leader della generale avrà il sempre più positivo Pierre Gasly. Per l'altro ferrarista Sainz invece terza fila insieme a Sergio Perez, dopo la penalizzazione di tre posizioni inflitta a Lando Norris per non avere rispettato le bandiere rosse.

Come a Montecarlo, Leclerc mette a segno la pole position e - proprio come quindici giorni fa nel Principato - il monegasco porta a termine la missione anche... "grazie" ad una bandiera rossa che chiude la qualifica nel momento in cui tutti i big erano lanciatissimi nell'ultimo time attack al tempo stabilito in precedenza dallo stesso Leclerc (che sembrava comunque avviato a limarlo ulteriormente), al quale due pole consecutive non riuscivano dalla doppietta Spa-Monza del 2019, poi completata dalla vittoria in entrambi i Gran Premi! Nella speranza che (archiviata la delusione di Montecarlo) anche la pole di Baku "evolva" in un "P1" sotto la bandiera a scacchi!

La nona pole position della sua carriera Charles la "stacca" al termine di un Q3 dal finale convulso, con il giapponese Yuki Tsunoda a muro alla curva 3, imitato pochi secondi dopo dall'altro ferrarista Sainz che - intuito l'incidente del giapponese davanti a sé, distratto da quanto stava avvenendo - ha dovuto senza troppe alternative abortire la curva per evitare l'impatto contro l'Alpha Tauri ferma nella racing line, finendo a sua volta contro le protezioni della via di fuga. Lo spagnolo (dopo Montecarlo ancora una volta "fermato" dalla bandiera rossa nel momento di massimizzare il lavoro delle prove libere) deve quindi accontentarsi del quinto tempo e di un posto in terza fila con Sergio Perez, promosso a fianco del ferrarista dalla penalità inflitta a Norris.

 

Il grande sconfitto delle qualifiche azere è però senza ombra di dubbio Max Verstappen che non solo manca una pole che molti davano per acquisita già... al venerdì, ma deve subire anche il prepotente ritorno di Lewis Hamilton il quale - dopo un venerdì da incubo per le Frecce Nere - si rimbocca le maniche guadagnandosi il diritto a scattare a fianco della SF21 numero sedici al via della sesta tappa del Mondiale. Sono 232 i millesimi di ritardo del Re Nero da Leclerc mentre l'olandese (leader della generale con quattro punti sullo stesso Hamilton) ne accusa 345, appena due in meno di Pierre Gasly (sempre più a suo agio sui circuiti cittadini, dopo la performance di Montecarlo) che lo affianca sulla seconda fila.

 

La performance del francese rappresenta una sorta di schiaffo diciamo così "morale" per Sergio Perez il quale, ancora una volta, non riesce ad essere all'altezza del compito assegnatogli: dare man forte a capitan Max nel momento... del bisogno. Le aspettative della Red Bull erano di ben altro tenore. In FP2 ed in FP3 il messicano era sembrato in grado di dire la sua per la prima o la seconda fila ed invece si ritrova in terza, oltretutto appunto grazie alle tre posizioni di penalità inflitte a Norris, reo di non essere subito rientrato ai box (i tempi era strettissimi, Lando si trovava alla fine del giro, e la penalizzazione è stata "mite") dopo l'esposizione della bandiera rossa per l'incidente di Antonio Giovinazzi, finito contro le barriere alla curva 15. Quarta fila per Yuki Tsunoda, bravo a giocarsela con i grandi almeno fino al patatrac finale. Avvenuto tra l'altro nella stessa piega sinistrorsa da novanta gradi - la 3 appunto - che in Q2 aveva tradito Daniel Ricciardo (vincitore a Baku con la Red Bull nel 2017, sembra... un'era geologica fa), pesantemente a muro e sempre più in affanno nel confronto con il proprio compagno di squadra.

 

A fianco del giovanissimo giapponese, che a Baku cerca il riscatto dopo qualche uscita (non solo in senso metaforico...) un po' "disordinata" e "fallosa", ci sarà Fernando Alonso: exploit di buon valore quello dell'ex ferrarista di Alpine che a Baku tiene finalmente ed in pianta stabile dietro il compagno di squadra Esteban Ocon, autore del dodicesimo tempo. Il già citato Norris e  Valtteri Bottas chiudono la top ten dello schieramento di partenza... Ennesima prestazione sottotono per il finlandese (al quale riesce solo in parte l'upgrade di performance operato invece già nel terzo turno di prove libere dal compagno di squadra eptairidato). 

 

Sebastian Vettel (Q3 sfiorato per il tedesco), scatterà dall'interno della sesta fila con la migliore delle due Aston Martin. Migliore... di gran lunga, visto che Lance Stroll scatterà dal fondo, dopo aver provocato la prima delle quattro (!) bandiere rosse delle qualifiche, finendo ad inizio Q3 contro le barriere della famigerata curva 15 sulle cui protezioni esterne avevano già fatto danni Leclerc nelle libere del venerdì pomeriggio e Verstappen in quelle del sabato mattina. Prima che a seguire lo stesso destino (sempre in Q3) fosse Antonio Giovinazzi, suo malgrado autore di un weekend tutto in... retromarcia dopo il buon inizio di fine settimana (settimo nelle FP2 di venerdì pomeriggio). Il pilota Alfa Romeo e quello canadese partiranno quindi dalla decima ed ultima fila, per una volta "risparmiata" alle Haas-Ferrari di Schumacher e Mazepin, al via davanti a loro e subito alle spalle della coppia Williams Russell-Latifi mentre Kimi Raikkonen (manca solo lui all'appello) divide una settima fila un po' malinconica con l'irriconoscibile Ricciardo. 

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