Conto alla rovescia verso Abu Dhabi per Mick Schumacher: tra i continui richiami all'eredità paterna e l'esigenza di costruire la propria identità sportiva e non solo.
di Stefano Gatti
Si avvicina per Mick Schumacher il momento di salire per la prima volta sulla Haas-Ferrari: avverrà nel primo turno di prove libere del Gp di Abu Dhabi che questo weekend - sul circuito di Yas Marina - chiude il Mondiale di Formula Uno. Intervistato da "Bild" intanto, il neocampione della Formula 2 ha rivelato che, nella marcia di avvicinamento al debutto vero e proprio nei Gran Premi, non si farà mancare uno sguardo al passato: quello che lo riguarda da molto vicino.
"Naturalmente riguarderò alcuni dei GP di mio padre, senza però dimenticare che la Formula Uno è molto cambiata da allora ad oggi. Quindi non posso rivedere solo quelle gare, ma anche quelle degli anni più recenti".
Si sofferma solo brevemente sulle sue radici, Mick Schumacher: ma il focus è sul presente e lo sguardo è rivolto al futuro. Abu Dhabi come punto di svolta e porta che si chiude sulla prima parte della carriera di Schumi Jr. - quella nelle "ladder series" (F.4, F.3 E F.2) - per lanciarsi nel Mondiale. Innazitutto con la FP1 di venerdì a Yas Marina, al volante della VF-20 che nel resto del weekend tornerà nelle mani di Kevin Magnussen per l'ultimo GP del danese (il team non toglierà "track time" a Pietro Fittipaldi, poco più che esordiente). Poi con lo lo Young Drivers Test di martedì prossimo.
"Forse c'è un po' di pressione attorno a me, ma io non ci faccio troppo caso. Perché amo questo sport, amo quello che faccio. Quindi trovo facile lavorare sui miei sogni":