FORMULA 1

Non è vero ma ci credo: Christian Horner e la Mercedes: "Sfida possibile, non vediamo l'ora"

Il Team Principal dei "Tori" avverte la Mercedes prenditutto degli ultimi sette anni e punta a riportare tra le Alpi il titolo Costruttori vinto l'ultima volta nel 2013.

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Non lo dice a chiare lettere, lo lascia solo intuire ma Christian Horner spera che la ferita inflitta alla Mercedes nell'ultimo GP della scorsa ad Abu Dhabi bruci ancora ed abbia possibilmente rappresentato una svolta. Poco importa la scarsa belligeranza offerta lo scorso 13 ottobre a Yas Marina dalle Frecce Nere, con Hamilton ancora condizionato dalla positività al Covid. La sfida sta per ripartire ed il Team Principal dei Tori esclude terzi incomodi di sorta. 

Mercedes, Red Bull e poi... il vuoto. Stringi stringi è questo il succo dell'intervista concessa da Horner ad "Autosport" nei passaggi relativi alla sfida per il titolo nella stagione al via tra cinque settimane in Bahrain. Il ragionamento in effetti non fa una piega, anche solo ad una rapida occhiata della storia recente della Formula Uno, ad un decennio che ha visto solo piloti al volante di una Red Bull o di una Mercedes laurearsi campioni del mondo (Vettel, Rosberg, Hamilton) e le due scuderie spartirsi i titoli Costruttori. Solo che il team austriaco la corona se l'è per così dire messa per l'ultima volta in testa l'ultima nell'ormai lontano 2013, al capolinea del poker di successi iridati di Vettel. Un digiuno che Horner punta ad interrompere presto, autorizzato a pensare in grande dalla certezza di poter continuare a disporre della power unit Honda al di là del disimpegno della Casa giapponese al termine di questa stagione, nella quale tra l'altro Honda mette a disposizione del team una PU ultima versione. Quella che sarà montata sulla RB16B di Max Verstappen e del neoarrivato Sergio Perez, che sarà presentata martedì 23 febbraio.

"Negli ultimi sette anni una sola squadra ha dominato la scena. E con il regolamento tecnico invariato e macchine largamente simili a quelle del 2020 - alla Mercedes poi anche la stessa formazione di piloti - loro sono indubbiamente favoriti, partendo dalla base di quella che è stata molto probabilmente la la miglior monoposto dell'era ibrida. Credo però che la nostra vittoria nell'ultimo GP della scorsa stagione ad Abu Dhabi abbia rappresentato per Toto Wolff - e per James Allison - una motivazione extra a realizzare una monoposto ancora più competitiva. Restanbo i favoriti e non possiamo assolutamente sottostimarli ma siamo stati i loro avversari più continui nel recente passato,  riuscendo a vincere gare sei stagioni su sette (a parte il solo 2015, ndr). Spero di poter mettere a frutto le lezioni del 2020 e mi auguro che la RB16B sia una buona evoluzione del modello che l'ha preceduta. Sarà una sfida molto difficile ma la stiamo già pregustando: loro hanno vinto gli ultimi sette titoli consecutivamente, ma noi ci sentiamo in caccia del quinto". 

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