FORMULA 1

L'innesco, l'impatto, i soccorsi: l'incidente di Grosjean in Bahrain istante per istante

Relazione dettagliata della Federazione Internazionale dell'Automobile sui drammatico incidente al via del GP del Bahrain dello scorso autunno.

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Il dipartimento Sicurezza della FIA ha completato l'inchiesta sull'incidente dello scorso 29 novembre al GP del Bahrain, nel corso del quale Romain Grosjean ha rischiato la vita quando la sua Haas-Ferrari - in seguito ad un contatto con la Alpha Tauri di Daniil Kvyat -  è finita contro le barriere della curva 3 nel corso del primo giro. 

L'inchiesta FIA si è concentrata sulle due auto coinvolte nell'incidente, prendendo nota che diverse altre monoposto hanno avuto un ruolo indiretto ma non determinante nell'innesco dello stesso. Nel corso del primo giro, Grosjean viaggiava a 241 chilometri orari quando ha perso il controllo all'uscita della Curva 3 a causa di un contatto tra la sua posteriore destra e l'anteriore sinistra di Daniil Kvyat mentre tentava di spostarsi dal lato sinistro a quello destro della pista. Il contatto ha sollevato il posteriore dell'auto di Grosjean, costringendola a sbandare verso destra e portandola a puntare - fuori controllo - verso l'area di fuga all'interno del circuito in uscita dalla curva 3. La Haas ha impattato contro il triplo guard-rail alla fine della via di fuga ad una velocità di 192 chilometri orari, con un angolo di 29 gradi ed un'imbardata di 22 rispetto alla direzione di marcia, con una decelerazione pari a 67g. A causa del cedimento della sezione centrale della barriera a di una deformazione significativa di quella superiore e di quella inferiore, la cellula di sopravvivenza è penetrata nella barriera stessa e si è arrestata al di là della stessa. 

L'auto ha riportato danni importanti durante l'impatto, compresa la separazione del gruppo propulsore dalla cellula di sopravvivenza. Il portello del serbatoio di carburante sul lato sinistro  è stato spostato e il collegamento di alimentazione è stato strappato dal sacco di sicurezza del serbatoio di benzina. Entrambi forniscono percorsi primari per la fuoriuscita del carburante dal serbatoio.

mentre l'equipaggiamento di sicurezza del pilota, tra cui casco, HANS e imbracatura di sicurezza, oltre alla cella di sopravvivenza, al sedile, al poggiatesta ed all’Halo hanno funzionato secondo le loro specifiche sia nel proteggere lo spazio di sopravvivenza del pilota che nel gestire le forze applicate allo stesso durante l'impatto.

 

La batteria ad alta tensione dell'Energy Recovery System (ERS) è stata significativamente danneggiata, con alcune parti rimaste collegate con il gruppo propulsore ed altre rimaste invece attaccate alla cellula di sopravvivenza. L’incendio è divampato negli ultimi istanti dell'impatto con la barriera, partendo dalla parte posteriore della cellula per poi progredire verso l’abitacolo nel quale si trovava ancora Grosjean. A causa dei danni nella cellula di sopravvivenza e di alcune componenti dell'abitacolo, il piede sinistro di Grosjean è inizialmente rimasto intrappolato. Il pilota è riuscito a liberarlo sfilandolo dallo stivale da corsa che è rimasto bloccato e poi ha tolto il poggiatesta ed il volante per poter lasciare l'abitacolo.

La bandiera rossa è stata esposta 5,5 secondi circa dopo l'impatto e la Medical Car ha raggiunto il luogo dell'incidente in undici secondi, grazie alla scorciatoia presa dal pilota (Alan van der Merwe, ndr) per evitare la curva 1, a dimostrazione della conoscenza del circuito e della preparazione.

Mentre van der Merwe recuperava un estintore dalla Medical Car, ilDottor Ian Roberts ha raggiunto la scena dell'incidente e ha dato istruzioni ad un commissario di dirigere il getto dell'estintore nella zona dell'abitacolo, dove ha localizzato Grosjean intento a lasciare l'abitacolo stesso, riuscendoci dopo 27 secondi.

Jean Todt: L'inchiesta ha permesso di trarre insegnamenti importanti che ci saranno molto utili nella nostra missione di continuare ad aumentare la sicurezza in Formula Uno ed in tutto il motorsport. Lo sforzo prodotto dalla FIA ed in particolare dal suo Dipartimento di Sicurezza nel contenimento dei rischi ha permesso a Romain Grosjean di rimanere cosciente e di sopravvivere ad un incidente di tale gravità. La sicurezza è e rimarrà la pricnipale priorità della FIA".

  

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